Residenza presso la casa comunale

Notifica atti tributari

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  1. Alex da Sommacampagna
     
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    CITAZIONE (cursorTV @ 22/11/2012, 19:56) 
    CITAZIONE (Alex da Sommacampagna @ 22/11/2012, 08:56) 
    Ultimamente comunque si verificano casi in cui la casa comunale viene considerata DOMICILIO CONTRATTUALE e l'indirizzo della stessa viene dichiarato dal destinatario dell'atto in occasione di stipula di contratto (ad esempio un mutuo); mi chiedo se in questo caso, in veste di domiciliatario, il sindaco possa leggere il contenuto di quanto gli perviene come previsto all'art.141 in riferimento all'art.138 cpc.
    Alex da Sommacampagna

    E' vero ci possono essere questi casi, ma dovrebbe essere specificato nell'atto come destinatario: Nome Cognome con domicilio eletto presso la casa comunale di ........., o anche presso il sindaco di ........, o presso la segreteria comunale di ............ (o perlomeno nella richiesta di notifica), in questo caso si notifica ai sensi dell'art. 141 c.p.c., e ovviamente il capo dell'ufficio competente, o il sindaco, sostituisce il destinatario e riceverà l'atto "aperto".

    Ho approfondito la questione del "domicilio contrattuale" e l'avvocato che mi ha spedito gli atti come se il comune fosse domiciliatario del destinatario non mi ha saputo trovare alcun riferimento legislativo che normi la questione tanto che alla fine mi ha detto che avrei anche potuto rifiutare gli atti e rimandare al mittente le raccomandate cartolina verde.

    Allora ho parlato con un amico "bancario " che conosce cos'è la domicilazione contrattuale perchè la usa nella stipula di mutui e che mi ha riferito che il notaio utilizza per "analogia legis" una norma utilizzata in altro ambito.
    Mi sono andato quindi a rileggere il DPR 600/73 ed ho trovato l'inghippo: dove l'art.59 primo paragrafo e dove l'art.60 lett.d riferisce che è facoltà dell'amministrazione finanziaria o del contribuente eleggere domicilio nel comune inteso ovviamente come circoscrizione territoriale, qualcuno avrebbe invece capito il vocabolo come "edificio" riferendosi di fatto alla casa comunale.
    Stimolando altri colleghi alla riflessione ne hanno dedotto la medesima conclusione ed ora posso tranquillamente rifiutare gli atti in quanto la casa comunale non può essere domicilio di chicchessìa e se così fosse, il servizio di domiciliazione dovrebbe quantomeno essere compreso nella manovra tariffaria del comune.

    Alex da Sommacampagna
     
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10 replies since 19/11/2012, 22:47   7609 views
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