Art. 143 o 140 c.p.c.?

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  1. Loredana2014
     
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    Devo notificare un atto amministrativo. All'indirizzo trovo una casa in ristrutturazione, non esiste la cassetta delle lettere. Da informazioni avute dai vicini la casa risulta di proprietà del destinatario dell'atto.
    E' corretto applicare l'art. 143 oppure l'art. 140?
    Ringrazio per i consigli
     
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    Se la casa è in ristrutturazione è ovvio che non è abitata, ma precedentemente la casa era abitata dal proprietario/destinatario?
    Ha ancora la residenza angrafica in quel luogo?
    Se è così, cercherei di sapere dove attualmente dimora e/o il modo di contattarlo, non dovrebbe essere difficile, avrà pur avuto un permesso dal comune per la ristrutturazione dell'immobile!
     
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  3. Loredana2014
     
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    Il destinatario ha la residenza anagrafica nella casa da ristrutturare. I vicini ed il postino non lo conoscono.
    Non ha un permesso dal comune per la ristrutturazione della casa.
     
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    CITAZIONE (Loredana2014 @ 30/10/2014, 16:47) 
    Il destinatario ha la residenza anagrafica nella casa da ristrutturare. I vicini ed il postino non lo conoscono.
    Non ha un permesso dal comune per la ristrutturazione della casa.

    fantastico!!! io in questi casi, supponendo che non sia esposto il cartello prescritto dalla 380/2001, faccio pure segnalazione all'ufficio tecnico di presunto abuso edilizio (per dovere d'ufficio).

    Secondo me, prima di decidere proverei a chiedere in anagrafe, ai tributi e protocollo, se è disponibile un diverso indirizzo di dimora o un recapito telefonico.
    se risulta sconosciuto ai tributi, farei 143 e segnalazione ad anagrafe per cancellazione (oltre al tecnico per l'abuso)
    Se invece risulta pagante qualsiasi tributo penso sarebbe meglio fare un 140. L'affissione dell'avviso si può fare anche al cancello (nel caso la casa sia unifamiliare). Basta scrivere che l'avviso è stato affisso "al CANCELLO DEL GIARDINO PRIVATO poiché la porta della sua ABITAZIONE non è raggiungibile essendo il cancello chiuso (oppure non accessibile poiché cantiere chiuso agli estranei)"

    che ne pensi Cursor?
     
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    Mah..... ristrutturazione abusiva? :huh:
    Comunque se è proprietario dell'immobile e anagraficamente residente farei ulteriori indagini per cercare di sapere dove attualmente dimora e/o se possibile contattarlo, mi pare molto strano che non sia reperibile! <_<
    Chi sta ristrutturando l'abitazione? C'è un'impresa edile o artigiano da poter chiedere per chi sta lavorando?
    E poi...... se è proprietario dell'immobile, possibile che presso l'ufficio tributi non sappiano nulla? Paga i tributi locali? Dove vengono recapitati?
    Da visura anagrafica non risultano eventuali famigliari/parenti da poter contattare?
    Ha contratti in essere di utenze domestiche come luce, acqua, gas, asporto rifiuti? Se le ha cessate o si è temporaneamente trasferito avrà lasciato un recapito?

    CITAZIONE
    che ne pensi Cursor?

    Opss...... stavamo scrivendo risposta nello stesso momento!! :D :P
     
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    Il Messo ha avuto un indirizzo dove compiere la procedura presso uno stabile che risulta di proprietà del destinatario e dove ha la residenza.
    Non si conosce dimora o domicilio e non frequenta attualmente il luogo.

    Qualora il destinatario proponesse ricorso contro un 140 c.p.c., quali scuse potrebbe accampare?

    Il messo aveva un'unica possibilità per giungere nella sua sfera di conoscenza...quella di tentare tale procedura.
    Io applicavo spesso il 143 c.p.c. ma perchè potevo dimostrare di non avere alcuna possibilità NEL TEMPO di intercettare il destinatario. (Abitazione venduta e destinatario svanito; nuovi inquilini; casa demolita; proprietario dell'immobile che confermava lo sfratto) ma se avevo anche un sottile aggancio che il tizio potesse in qualche modo passare, o essere informato casualmente dell'atto, il 143 non mi garantiva tranquillità e andavo col 140 c.p.c. (che poi è un 143 + due avvisi a garanzia del contribuente). <_<
     
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5 replies since 29/10/2014, 15:10   190 views
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