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Ciao.
Svolgo l'attività di portalettere in provincia di Belluno e ho un quesito da porre per quanto riguarda gli atti Equitalia di cui effettuiamo la consegna.
Faccio un esempio pratico:
vado all'indirizzo indicato sull'atto, non trovo nessuno: riporto sulla relata la dicitura 1° accesso infruttuoso, data e ora;
faccio il secondo tentativo in una giornata diversa 2° accesso infruttuoso, data e ora;
a questo punto viene emesso un primo avviso, che noi riceviamo dal nostro centro in una busta bianca, che viene recapitata al medesimo indirizzo;
in un secondo momento viene emessa la raccomandata, con ricevuta di ritorno, da recapitare; la domanda è:
questa raccomandata è soggetta a "Seguimi" cioè a rispedizione presso il nuovo indirizzo indicato dall'utente (previo pagamento del servizio) o non va in nessun caso spedita, ma va consegnato l'avviso (non trovando nessuno) all'indirizzo riportato sulla raccomandata (che è quello riportato sull'atto)? spero di aver esposto il tutto in modo chiaro; grazie fin d'ora per le risposte.
buona giornata
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A mio avviso, se questa persona paga per il servizio "SEGUIMI" la raccomandata A.R. dovrà essere recapitata all'indirizzo da lui indicato, indipendentemente che la busta contenga l'avviso di deposito di una cartella esattoriale (come in questo caso) o altro documento. 
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Grazie per la risposta.
Nel messaggio non ho voluto appositamente dare altre indicazioni per non influenzare i lettori; vi posso assicurare che su 20 persone interpellate 10 stanno da una parte e 10 dall'altra (persone assolutamente competenti o almeno presunte tali, che masticano notifiche ogni giorno);
tendenzialmente ufficiali giudiziari e avvocati a cui ho posto il quesito propendono per la non spedizione, in quanto ritengono la raccomandata equiparata alla CAD per cui non soggiacente al servizio Seguimi;
altri, come i responsabili dell'Ufficio o di altri Uffici propendono per la spedizione a mezzo Seguimi.
Se qualcun altro volesse intervenire sarei contento di conoscere il suo parere.
Grazie ancora per la risposta.
Ciao
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CITAZIONE (William Corsini @ 3/12/2014, 19:40) propendono per la non spedizione, in quanto ritengono la raccomandata equiparata alla CAD per cui non soggiacente al servizio Seguimi;
Ok, l'avviso di deposito spedito tramite raccomandata A.R. può essere equiparato alla CAD, però in questo caso essendo direttamente coinvolto nella notificazione sai che stai recapitando un avviso di deposito, ma tutte le volte che altri applicano l'art. 140 c.p.c. (chi non utilizza busta e A.R. verdi per intendersi) e spediscono il previsto avviso di deposito tramite raccomandata A.R., mica il portalettere sà cosa contiene la busta da recapitare e se il destinatario ha attivato il servizio "SEGUIMI" viene regolarmente consegnata all'indirizzo da lui indicato.
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secondo me il problema deriva da come viene commercializzato il servizio seguimi (o gli altri servizi di recapito personalizzato). E da quali indicazioni operative sono date a chi deve eseguire il lavoro.
Mi è già capitato più volte di persone, la maggior parte stranieri, che si meravigliavano di vedersi arrivare in casa il Messo con le notifiche, visto che avevano attivato il servizio "seguimi".
Tutte le volte ho dovuto spiegare che il servizio "seguimi" esclude persino le raccomandate e il "seguimi a firma" include le raccomandate ma non atti giudiziari e tributari. Secondo me ingiustamente ma tant'è.
In ogni caso il cittadino, pur facendo un servizio seguimi normale dovrebbe poter essere raggiunto dalle notifiche. Seguite il ragionamento:
l'art 9 del 890/1982 dice
Quindi, al richiedente la notifica/raccomandata, dovrebbe tornare indietro la busta con indicato il recapito indicato dallo stesso cittadino con il servizio seguimi.
ma analizziamo l'art. 8. Qui c'è un passaggio che testualmente dice ".....ovvero se l'agente postale non puo' recapitarlo per temporanea assenza del destinatario o per mancanza, inidoneita' o assenza delle persone sopra menzionate, il piego e' depositato subito nell'ufficio postale. L'agente postale rilascia avviso al destinatario mediante affissione alla porta d'ingresso oppure mediante immissione nella cassetta della corrispondenza dell'abitazione, dell'ufficio o dell'azienda."
A mio parere l'avviso al destinatario è un invio normale. Non raccomandato. Quindi, supponendo che poste non abbia voglia di mandare indietro il piego con indicato l'indirizzo del seguimi, almeno l'avviso ordinario dovrebbe raggiungere il cittadino.
Perchè non succede?
Mettiamo che un utente di Treviso si trasferisce a Como e attiva il servizio seguimi (normale).
Da Siena mandano una raccomandata. La raccomandata non segue il cliente ma l'avviso di deposito (della raccomandata presso le poste di Treviso) che è un recapito prioritario dovrebbe essere spedito comunque al cliente con il servizio seguimi. E invece che succede?
Ora facciamo finta che l'AdE manda un atto allo stesso cliente. E' un atto giudiziario (busta verde). L'agente postale farà il CAD (comunicazione avvenuto deposito) che è una raccomadata normale. Che a sua volta non potrà essere recapitata ma essa genera un avviso di deposito della raccomandata che è il CAD. E tale ultimo avviso è un invio normale. PErchè questo avviso non raggiunge il cittadino?
Stesso ragionamento può essere applicato al servizio "dimmi quando". Rifiutarsi di mettere gli avvisi di deposito nella casella postale che è nello stesso ufficio dove avviene il deposito è pretestuoso e insopportabile.
Io ho provato a chiedere al responsabile centro recapiti della mia zona ed ha addotto ragioni di privacy. Ma è una scusa ridicola perchè POSTE ITALIANE, ai sensi dell'art. 4 del DLGS 261/1999 è affidatario in esclusiva del servizio di notifica postale. Quindi non è, in questo frangente un privato. E non può addurre ragioni di privacy ad un pubblico ufficiale tenuto al segreto d'ufficio.
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CITAZIONE (ISTRICE41 @ 5/12/2014, 12:38) Tutte le volte ho dovuto spiegare che il servizio "seguimi" esclude persino le raccomandate e il "seguimi a firma" include le raccomandate ma non atti giudiziari e tributari. Secondo me ingiustamente ma tant'è.
Mettiamo che un utente di Treviso si trasferisce a Como e attiva il servizio seguimi (normale).
Da Siena mandano una raccomandata. La raccomandata non segue il cliente ma l'avviso di deposito (della raccomandata presso le poste di Treviso) che è un recapito prioritario dovrebbe essere spedito comunque al cliente con il servizio seguimi. E invece che succede?
Mi par di capire dal sito delle Poste vedi QUI che il servizio SEGUIMI "normale" non esclude le raccomandate, anzi include tutta la corrispondenza, mentre si può eventualmente attivare il SEGUIMI "Solo posta a firma" per farsi recapitare solo le raccomandate e le assicurate, in entrambe le tipologie sono esclusi dal servizio gli "atti giudiziari o equiparati ex lege, nonché le comunicazioni connesse alla notifica degli atti giudiziari che saranno notificati con le modalità previste dalla legge n. 890/82" e se il servizio SEGUIMI è stato attivato ad un indirizzo nello stesso comune, a norma dell'art. 9 della L. 890/1982, "dovrebbe comunque"  seguire il destinatario anche per questa tipologia di atti.
CITAZIONE Ora facciamo finta che l'AdE manda un atto allo stesso cliente. E' un atto giudiziario (busta verde). L'agente postale farà il CAD (comunicazione avvenuto deposito) che è una raccomadata normale. Che a sua volta non potrà essere recapitata ma essa genera un avviso di deposito della raccomandata che è il CAD. E tale ultimo avviso è un invio normale. Perchè questo avviso non raggiunge il cittadino?
In questo caso, sempre a norma del medesimo art. 9 della L. 890/1982, l'agente postale non farebbe nessun deposito dell'atto nell'ufficio postale di Treviso, ma restituirebbe il tutto all'A.d.E. indicando l'indirizzo del SEGUIMI sulla busta, quindi niente CAD, la cosa tragica è che il destinatario purtroppo non né saprà nulla fintanto che L'A.d.E. non attiverà la notifica tramite messo essendo vincolata dal domicilio fiscale, o se è un cambio di residenza/domicilio fiscale, ha fatto/richiesto verifica anagrafica, sono passati almeno 30 giorni dall'evento e rinnova la notifica al nuovo indirizzo/domicilio fiscale.
E se l'atto era in scadenza? 
E se il servizio SEGUIMI era stato attivato solo per comodità ad un indirizzo per faciltarne il recapito in altro luogo come azienda, studio, ecc... del destinatario situato fuori comune, che quindi non è un cambio di residenza/domicilio fiscale? 
Edited by cursorTV - 9/12/2014, 17:01
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già... ti immagini il giorno che qualcuno si accorgerà di tutto questo? ti immagini se qualcuno dovesse fare ricorso? chi pagherà i danni?
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7 replies since 3/12/2014, 07:04 1450 views
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