Art. 139 c.p.c. - procedura

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  1. Carlo5555
     
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    Ciao Belmesso domani farò leggere al vecchio la tua risposta così si tranquillizza anche lui, a prestoooo che giornataaaaaaaaaa sarà domani!!!!!!!!!!!!!!!!
     
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  2. Carlo5555
     
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    Volevo solo precisare che nonostante mi manchino 18 mesi alla quiescenza, cerco sempre di tenere la mente allenata a riguardo alla notificazione degli Atti. A tal proposito volevo informarti Di queste cose:
    1) La notificazione ai sensi Art. 139 c.p.c., ai soggetti abilitati a ricevere l'atto in funzione del destinatario, per il disposto di Legge 196/2003 ricevono l'atto in busta chiusa e sigillata. Chiaramente nella relata viene indicato a chi l'Atto è stato consegnato e la sua qualità.
    Questo è precisato a chiare lettere dall'art. 137 c.p.c. (modificato dalla 196/2003). Non viene mai riferito di far sottoscrivere una ricevuta od inviare una raccomandata al destinatario, tranne che nel caso di consegna al portiere o al vicino di casa.
    Per quanto riguarda la "domestica", secondo me, non ci si deve porre dubbi se questa persona sia alle dependenze a tempo pieno, a ore od in modo saltuario.
    Il c.p.c., è chiaro in merito: la consegna può essere fatta a persona "addetta alla casa". Confronta sentenza C.C. sez un. 19/11/1999 n° 793.
    Il requisito essenziale è che tale persona sia stata reperita all'interno dell'abitazione del destinatario e che abbia dichiarato di essere al servizio della famiglia. Se la persona ci dichiara il falso, incorrerà nel reato di cui all'art. 495 del C.P.
    Se tu ragioni sul termine del 139 "addetta alla casa" noterai che non è previsto che noi facciamo indagini riferite al rapporto di lavoro.
    Questo competerà, eventualmente, ad ispettori INAIL, del lavoro ecc.
    Comunque la relata di cui all'art. 148 c.p.c., fa fede fino a querela di falso.
    Questo è quanto. Per altri argomenti, se vuoi, ci risentiamo. L'importante è non citare nostre opinioni, ma riferimenti normativi o giuridici.
    Ringrazio il mio Collega Carlo, per lo spazio concessomi, mi sono sentito parte in causa e quindi ho risposto.

    Il vecchio Messo che deve andare in pensione.
     
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  3. 9,8 m/s
     
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    CITAZIONE
    Volevo solo precisare che nonostante mi manchino 18 mesi alla quiescenza, cerco sempre di tenere la mente allenata a riguardo alla notificazione degli Atti.

    Ringrazio il mio Collega Carlo, per lo spazio concessomi, mi sono sentito parte in causa e quindi ho risposto.

    Il vecchio Messo che deve andare in pensione.

    18 mesi non sono pochi, anzi possono essere più che sufficienti per dare un contributo professionale a questo forum.
    Perchè non ti iscrivi anche tu?
    Saresti certamente il benvenuto!
     
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    PENSIONATO

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    L'importante è non citare nostre opinioni, ma riferimenti normativi o giuridici.

    Io lo faccio spesso, quando non ho un riferimento normativo dico come mi comporto, ma per NON indurre in errore gli altri specifico chiaramente che è una mia iniziativa ed è sempre un'accorgimento in eccesso (vedi il caso della ricevuta per la consegna in busta chiusa di un atto amminis. ad un famigliare presso l'abitazione) ma non credo verrò mai condannato o verrà annullata una mia notifica effettuata con tale procedimento.
    L'ultima parola la lascio ai colleghi "super-preparati" dai quali ho molto da imparare nonostante gli anni di questo lavoro... :)


    CITAZIONE
    18 mesi non sono pochi, anzi possono essere più che sufficienti per dare un contributo professionale a questo forum.
    Perchè non ti iscrivi anche tu?
    Saresti certamente il benvenuto!

    Mi associo con entusiasmo alla proposta di 9,8 m/s ... e poi, quando andrai in pensione, potresti avere ancora più tempo per aiutare gli altri colleghi.
    Io mi sento di appartenere ad un corpo come quello dei VV.FF, Carabinieri, GdF (esagero?) :shifty:

     
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  5. Carlo5555
     
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    Vi ringrazio per la cortesia, ma approfitto dello spazio di Carlo, avendo il P.C. in uso comune. Ci tenevo ad approfondire il fatto relativo alla ricevuta sottoscritta, quando il consegnatario riceve l'atto in busta chiusa e sigillata.
    Chiaramente come dice il proverbio :"nel più ci stà anche il meno", e nessuno potrà mai contestare questo modo di operare.
    La ricevutà, a mio avviso non ha alcun valore giuridico, perchè l'unico atto irripetibile è la relata del pubblico ufficiale posta in calce all'atto.
    E' in quel contesto che avviene la certificazione.
    Tutto quanto è scritto nella relata dal Messo Notificatore, deve essere conforme alle operazioni ed alle informazioni esperite dallo stesso.
    Invito tutti ad andare a leggere o rileggere a memoria l'art. 148 c.p.c
    Il potere certificativo che abbiamo ci proviene dalla qualifica di pubblico Ufficiale e a causa di tale qualifica potremmo anche incorre nel reato di falso ideologico nel caso in cui attestiamo falsamente di aver compiuto un atto o aver scritto qualcosa in malafede.
    Nel 148 c.p.c. non si cita mai alcuna sottoscrizione da parte di terzi.
    Non si capisce come mai si debba far sottoscrivere una ricevuta.
    E' uno dei casi tipici di insicurezza atavica del MESSO CHE IO HO MOLTE VOLTE RISCONTRATO IN VARI COLLEGHI.
    In questo lavoro ci vuole molta passione e studiare molto anche se comprendo che le nostre istituzioni non ci aiutano molto.
    Saluti a tutti
    The old man notificator
     
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  6. 9,8 m/s
     
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    CITAZIONE (Carlo5555 @ 19/6/2008, 11:44)
    Vi ringrazio per la cortesia, ma approfitto dello spazio di Carlo, avendo il P.C. in uso comune.
    The old man notificator

    Con un PC possono registrarsi anche un milione di utenti con un milione di nick differenti.
    Visto che il nick già te lo sei scelto, cosa apsetti ad unirti a noi in forma ufficiale?
     
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  7. belmesso
     
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    CITAZIONE (Carlo5555 @ 19/6/2008, 09:10)
    Volevo solo precisare che nonostante mi manchino 18 mesi alla quiescenza, cerco sempre di tenere la mente allenata a riguardo alla notificazione degli Atti. A tal proposito volevo informarti Di queste cose:
    1) La notificazione ai sensi Art. 139 c.p.c., ai soggetti abilitati a ricevere l'atto in funzione del destinatario, per il disposto di Legge 196/2003 ricevono l'atto in busta chiusa e sigillata. Chiaramente nella relata viene indicato a chi l'Atto è stato consegnato e la sua qualità.
    Questo è precisato a chiare lettere dall'art. 137 c.p.c. (modificato dalla 196/2003). Non viene mai riferito di far sottoscrivere una ricevuta od inviare una raccomandata al destinatario, tranne che nel caso di consegna al portiere o al vicino di casa.
    Per quanto riguarda la "domestica", secondo me, non ci si deve porre dubbi se questa persona sia alle dependenze a tempo pieno, a ore od in modo saltuario.
    Il c.p.c., è chiaro in merito: la consegna può essere fatta a persona "addetta alla casa". Confronta sentenza C.C. sez un. 19/11/1999 n° 793.
    Il requisito essenziale è che tale persona sia stata reperita all'interno dell'abitazione del destinatario e che abbia dichiarato di essere al servizio della famiglia. Se la persona ci dichiara il falso, incorrerà nel reato di cui all'art. 495 del C.P.
    Se tu ragioni sul termine del 139 "addetta alla casa" noterai che non è previsto che noi facciamo indagini riferite al rapporto di lavoro.
    Questo competerà, eventualmente, ad ispettori INAIL, del lavoro ecc.
    Comunque la relata di cui all'art. 148 c.p.c., fa fede fino a querela di falso.
    Questo è quanto. Per altri argomenti, se vuoi, ci risentiamo. L'importante è non citare nostre opinioni, ma riferimenti normativi o giuridici.
    Ringrazio il mio Collega Carlo, per lo spazio concessomi, mi sono sentito parte in causa e quindi ho risposto.

    Il vecchio Messo che deve andare in pensione.

    Ma guarda te quando i destini si incrociano. Io andrò "BRUNETTA PERMETTENDO" in pensione IL 1°/GENNAIO 2010. Se sarà possibile festeggeremo e offriremo una cena agli amici messi del Forum. Io "MODESTAMENTE" avendo lanciato l'idea ;) , penserò all'organizzazione e tu "PAGHERAI". Dissociandoti dalla mia proposta faresti una pessima figura, passando per un taccagno e un asociale. I requisiti per partecipare sono:
    Essere iscritti al Forum da............ al 19/06/2008. Chi si iscrive domani purtroppo non potrà partecipare in forma di invitato, ma se vorrà essere presente verserà la sua quota.

    Ora, da vecchio a vecchio torniamo a noi x le notifiche:

    Al tuo 1° punto sino ad arrivare a ....portiere o vicino di casa, niente da eccepire. Tutto filo liscio come un rasoio.
    Del rigo sotto: scusa ma le sentenze vanno lette, rilette e prese con le dovute cautele. La sentenza che tu citi, ieri è stata ribaltata da un'altra sentenza. Quindi lasciamo perdere per cortesia. Parola di Gastaldello, attenersi a quanto prevede il CPC.

    Poi di seguito tutta la chiaccherata di cui TANTISSIMI MESSI CADONO IN ERRORE.

    Non sono solo le dichiarazioni "GENERALITA' e QUALIFICA DI CHI RITIRA L'ATTO" da riportare sulla relata a portare a termine con successo la notifica.

    Tenterò di spiegare e nella speranza di aver successo nel farmi capire, riporto integralmente non quello che è il mio di pensiero, ma quanto è previsto, e mi è stato da sempre trasmesso ed insegnato nei molteplici corsi che ho fatto:

    RESIDENZA
    DOMICIO
    DIMORA
    CONVIVENZA

    Autorizzati a ritirare in busta chiusa e sigillata la notifica presso la residenza del destinatario in sua assenza sono:
    1° CASO: PARENTI STRETTI DI PRIMO GRADO AUTORIZZATI AL RITIRO ANCHE SE NON SUSSISTE IL VINCOLO DI CONVIVENZA: PADRE, MADRE, FRATELLO, SORELLA, FIGLIO.
    2° CASO:LA MOGLIE IL COGNATO, LO ZIO, LA SUOCERA, ECC... SONO FIGURE LEGITTIMATE A RICEVERE L'ATTO SOLO SE SUSSITE IL RAPPORTO DELLA CONVIVENZA CHE VA SCRITTO NELLA RELATA DI NOTIFICA.



    Pertanto se in casa trovo il figlio consegnero' l'atto allo stesso purchè abbia + di 14 anni, relazionando e riporatando nella relata le GENERALITA' e lQUALIFICA (figlio), evitando di trascrivere CONVIVENTE.

    Mentre la consegna della notifica alla moglie o viceversa al marito, per essere eseguita, deve esistere obbligatoriamente il vincolo della convivenza. A tal riguardo attraverso Intranet, collegandomi all'Anagrafe Comunale, mi stampo prima di uscire la visura dello stato di famiglia del destinatario dell'atto.
    Nel caso di notifica nelle mani alla moglie relazionerò di aver consegnato alla signora qualificatasi come moglie,aggiungendo,CONVIVENTE.


    Continuando specifico facendo un esempio di notifica destinata a Caio e questo vive da solo " COMPARE SOLO LUI COME RESIDENTE IN QUELLA ABITAZIONE"non consegnerò mai la notifica alla persona che si qualifica come moglie (cosa vera) ma ha residenza in altra abitazione. Chiaro?

    Mentre non prendeò nemmeno in considerazione la consegna della notifica a persona che si dichiara badante o domestica, ma ha residenza il altro luogo.
    Procederò con l'art.140 CPC non avendo trovato persona idonea a ritirare l'atto.
    Pertanto continuerò, sino alla noia, a ribadire il concetto di convivenza, elemento essenziale per il buon esito della notifica.

    Per i dubbiosi, consiglio di leggere il libro "GUIDA PER IL MESSO NOTIFICATORE" edito dalla Maggioli, con il contributo autorevole di Pietro Tacchini e Paolo Bizzotto.
    Andate alle pag 26-27-28, e con calma leggete attentamente il contenuto. Poi tirate voi le somme.

    Oltre queste doverose precisazioni, chiudo "ERA ORA - DIRETE", specificando che pure io non chiedo i documenti (cosa che non mi compete) e trascrivo sulla relata, le generalità che mi vengono fornite senza fare un interrogatorio di 3° grado, con tortura annessa.


    Ricordando a tutti che il sottoscritto durante le giornate lavorative non esegue solo le notifiche, ma procede anche agli accertamenti di residenza, cambio abitazione all'interno del mio comune, verica le emigrazioni, verifica le immigrazione, verifica le emigrazioni all'Aire, verifica le Irreperibilità. Pertanto favorito anche da questa professionalità ed avendo partecipato a corsi organizzati dall'ANUSCA, credo di aver ben capito le differenze di residenza e convivenza. Pazienza per chi non ha avuto l'opportunità di svolgere anche questo bellissimo lavoro, il quale ci ha permesso di maturare e capire un pò di più i meccanismi legati a residenza e notifiche.

    Nella speranza di non aver urtato la susciettibilità di alcuni, amici/compagni porgo come nel mio stile i migliori auguri di una Ottima Nottata. :alienff:

    Edited by belmesso - 19/6/2008, 23:38
     
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  8. 9,8 m/s
     
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    CITAZIONE (belmesso @ 19/6/2008, 22:01)
    A tal riguardo attraverso Intranet, collegandomi all'Anagrafe Comunale, mi stampo prima di uscire la visura dello stato di famiglia del destinatario dell'atto.
    Nel caso di notifica nelle mani alla moglie relazionerò di aver consegnato alla signora qualificatasi come moglie,aggiungendo,CONVIVENTE.

    sono daccordo su tutto quello che hai scritto però, rispondendo alla tua citazione, a mio modesto parere stai acquisendo dati personali che non servono a raggiungere lo scopo giuridico.
    A mio avviso, il Messo deve riportare nella relata le generalità del consegnatario e la relativa qualifica in base alle dichiarazioni rese da quest'ultimo.
    In parole povere, stampare uno stato di famiglia vuol dire acquisire e quindi trattare dati personali di soggetti diversi dal destinatario, insomma mi sembra di ravisare una piccola intromissione nella privacy di queste persone.
    Buona giornata!
     
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  9. old man notificator
     
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    Non mi dilungo e concordo pienamente con 9,8 m/s, quando dice ciò che conta sono le dichiarazioni rese dal consegnatario nella relata. La relata è un atto di fidefacenza ossia fa fede fino a querela di falso. Non siamo noi a dimostrare di aver certificato dichiarazioni veritiere ed in buona fede, ma deve essere il consegnatario, attraverso querela, a dimostrare il contrario e se ha le prove, fa bene a farlo, altrimenti, senza prove ,il Giudice non potrà far altro che attenersi alla relata di notifica che è l'unico atto che si debba fare riferimento. Altrimenti che senso avrebbe avere la qualifica di P.U. se in ogni momento dobbiamo dimostrare ciò che facciamo? Se siamo in buona fede ed abbiamo rispettato le norme del c.p.c. siamo completamente al sicuro.
    Quando non era in vigore la 196/2003 e si consegnava l'atto non in busta chiusa, era sufficiente compilare la relata, sottoscriverla e datarla e la nostra attestazione, se in buona fede, confermava l'avvenuta notificazione. Ecco perchè, ora, consegnando in busta chiusa, dopo aver compilato la relata datata e sottoscritta, non è necessario che il consegnatario ci rilasci alcuna ricevuta.
    Non ci troveremmo, forse in braghe di tela di fronte ad un consegnatario che vuole ritirare la busta ma non vuole firmare alcuna ricevuta? Il Messo deve avere più consapevolezza della sua qualifica che è stata prevista da codice penale all'art. 357(?)
    Nella "nozione di Pubblico Ufficiale" si noterà che tra le molteplici funzioni, vi è quella "certificativa" che poi è quella richiamata dal 148 c.p.c..
    Non mi dilungo oltre, non voglio convincere nessuno, ma le norme sono quelle.

    saluti old man
     
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  10. 9,8 m/s
     
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    CITAZIONE (old man notificator @ 20/6/2008, 09:43)
    Non mi dilungo e concordo pienamente con 9,8 m/s

    Benvenuto tra noi!
     
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  11. belmesso
     
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    CITAZIONE (9,8 m/s @ 20/6/2008, 08:36)
    CITAZIONE (belmesso @ 19/6/2008, 22:01)
    A tal riguardo attraverso Intranet, collegandomi all'Anagrafe Comunale, mi stampo prima di uscire la visura dello stato di famiglia del destinatario dell'atto.
    Nel caso di notifica nelle mani alla moglie relazionerò di aver consegnato alla signora qualificatasi come moglie,aggiungendo,CONVIVENTE.

    sono daccordo su tutto quello che hai scritto però, rispondendo alla tua citazione, a mio modesto parere stai acquisendo dati personali che non servono a raggiungere lo scopo giuridico.
    A mio avviso, il Messo deve riportare nella relata le generalità del consegnatario e la relativa qualifica in base alle dichiarazioni rese da quest'ultimo.
    In parole povere, stampare uno stato di famiglia vuol dire acquisire e quindi trattare dati personali di soggetti diversi dal destinatario, insomma mi sembra di ravisare una piccola intromissione nella privacy di queste persone.
    Buona giornata!

    Grazie per il tuo contributo e le tue osservazioni. Pertanto a giustificata di quanto io ho scritto ieri sera, relaziono quanto segue:

    Accedere a Intranet sull'anagrafe comunale non è mica reato, serve solo l'autorizzazione!!! Sono stato autorizzato dall'Ufficiale dell'Anagrafe e dal Comandante della Polizia Locale nonchè mio dirigente. Questa autorizzazione viene concessa a migliaia di messi sparsi sul nostro bel paese. Accedo pure direttamente in anagrafe e quando credo (essendo pubblico ufficiale) alle mie amorevoli colleghe chiedo la stampa dello stato di famiglia della persona che sto cercando. Poi questo foglio mica lo vado a sbandierare a destra e manca. Ci mancherebbe. Ne faccio solo un'uso personale. Chiunque dico chiunque può chiedere in anagrafe lo stato di famiglia di una persona, pagando 0,28 Euro? Lo sai o non lo sai? Andare in CCIA e chiedere visura camerale di una società mica si viola la privacy. Quando avete trattato il problema di come fare accesso a INA, SIATEL; SAIA, mica nessuno ha detto che si violava la privacy o si faceva cosa illegale. Pertanto 2 pesi e 2 misure come il solito. Carissimo amministratore spero che tu non voglia leggere nelle mie righe voglia di polemica, ma spero che tu come altri riflettiate su quanto da me scritto, chiedendo ai vostri Dirigenti la conferma di quanto io asserisco. Ciao strolg.
     
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  12. 9,8 m/s
     
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    CITAZIONE (belmesso @ 20/6/2008, 11:55)
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    Accedere a Intranet sull'anagrafe comunale non è mica reato, serve solo l'autorizzazione!!! Sono stato autorizzato dall'Ufficiale dell'Anagrafe e dal Comandante della Polizia Locale nonchè mio dirigente. Questa autorizzazione viene concessa a migliaia di messi sparsi sul nostro bel paese. Accedo pure direttamente in anagrafe e quando credo (essendo pubblico ufficiale) alle mie amorevoli colleghe chiedo la stampa dello stato di famiglia della persona che sto cercando. Poi questo foglio mica lo vado a sbandierare a destra e manca. Ci mancherebbe. Ne faccio solo un'uso personale. Chiunque dico chiunque può chiedere in anagrafe lo stato di famiglia di una persona, pagando 0,28 Euro? Lo sai o non lo sai? Andare in CCIA e chiedere visura camerale di una società mica si viola la privacy. Quando avete trattato il problema di come fare accesso a INA, SIATEL; SAIA, mica nessuno ha detto che si violava la privacy o si faceva cosa illegale. Pertanto 2 pesi e 2 misure come il solito. Carissimo amministratore spero che tu non voglia leggere nelle mie righe voglia di polemica, ma spero che tu come altri riflettiate su quanto da me scritto, chiedendo ai vostri Dirigenti la conferma di quanto io asserisco. Ciao strolg.

    Sicuro che chiunque, può andare in anagrafe e chiedere lo stato di famiglia di una persona?
    Non è che forse, questo certificato, viene rilasciato con un po' di leggerezza a chicchesia?
    Infine, nessuno sta dicendo che non sei autorizzato o che affiggi le certificazioni per i muri della città, ho solo evidenziato che hai acquisito dei dati personali senza una reale necessità istituzionale, poichè ti bastano quelli del destinatario della notifica.
     
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  13. Carlo5555
     
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    Belmessoooooo quando fai riferimento a una sentenza per correttezza cita anche gli estremi della stessa, altrimenti sono parole al vento.
    PS:mi sa che trovi duro in questo forum

    Edited by Carlo5555 - 20/6/2008, 13:58
     
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  14. belmesso
     
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    CITAZIONE (9,8 m/s @ 20/6/2008, 12:23)
    CITAZIONE (belmesso @ 20/6/2008, 11:55)
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    Accedere a Intranet sull'anagrafe comunale non è mica reato, serve solo l'autorizzazione!!! Sono stato autorizzato dall'Ufficiale dell'Anagrafe e dal Comandante della Polizia Locale nonchè mio dirigente. Questa autorizzazione viene concessa a migliaia di messi sparsi sul nostro bel paese. Accedo pure direttamente in anagrafe e quando credo (essendo pubblico ufficiale) alle mie amorevoli colleghe chiedo la stampa dello stato di famiglia della persona che sto cercando. Poi questo foglio mica lo vado a sbandierare a destra e manca. Ci mancherebbe. Ne faccio solo un'uso personale. Chiunque dico chiunque può chiedere in anagrafe lo stato di famiglia di una persona, pagando 0,28 Euro? Lo sai o non lo sai? Andare in CCIA e chiedere visura camerale di una società mica si viola la privacy. Quando avete trattato il problema di come fare accesso a INA, SIATEL; SAIA, mica nessuno ha detto che si violava la privacy o si faceva cosa illegale. Pertanto 2 pesi e 2 misure come il solito. Carissimo amministratore spero che tu non voglia leggere nelle mie righe voglia di polemica, ma spero che tu come altri riflettiate su quanto da me scritto, chiedendo ai vostri Dirigenti la conferma di quanto io asserisco. Ciao strolg.

    Sicuro che chiunque, può andare in anagrafe e chiedere lo stato di famiglia di una persona?
    Non è che forse, questo certificato, viene rilasciato con un po' di leggerezza a chicchesia?
    Infine, nessuno sta dicendo che non sei autorizzato o che affiggi le certificazioni per i muri della città, ho solo evidenziato che hai acquisito dei dati personali senza una reale necessità istituzionale, poichè ti bastano quelli del destinatario della notifica.

    Visto che si continua a pretendere risposte dal sottoscritto, vi consiglio di accedere al sio www.comuni.it a siinistra cliccare su certificati e documenti. Vi si aprirà un forum proprio per postare domande relative alla questione sopra citata. Siete liberissimi di postare il quesito, invitandovi a farlo, in modo da chiarire ogni dubbio, visto che quanto dico è preso come parole scritte da un mitomane. Sicuramente vi risponderà l'amministratore il Dott. Sereno Scolaro, stimatissimo docente in materia, persona che mi ha aiutato nel mio lavoro, e di cui ne vado fiero e orgoglioso Da esso ho avuto la possibilità di apprendere tantissimo, cercando poi di trasmettere le conoscienze al altri colleghi disposti ad acoltare e non come fai tu Carlo555, soltanto perdendo tempo a insinuare che io non ho niente da insegnare.

    Il mio intervento ieri sera nel Forum era costruttivo, e non distruttivo. Intendi?

    Noi messi teniamo nella mano stretta fra due 2 dita, un oggetto che è paragonabile ad una mazzetta di denaro dal valore enorme. Basta che questa mazzetta tu la consegni alla persona sbagliata e in seguito sarai tu a dover giustificare il motivo, e poi dovrai anche restituirla tu di persona, magari con la tua liquidazione o il pignoramento della tua abitazione. Comportati sempre come vuoi, non ascoltare quello che sta scritto nel CPC, fai come credi di certo non sarò io a dover rispondere del tuo lavoro. Io semplicemente ho trasmesso non quello che è il mio di pensiero ma quello che sta scritto dal Legislatore. Continuate a consegnare la notifica alla persona che trovate in casa (amico occasionale in visita, zia o zio occasionale tanto per citare alcuni esempi) continua pure, non date credito a quello che io dico, ma prima o poi pagherete. Sono cmq sicuro che altri forumisti leggendo quanto da me postato la pensano diversamente da te Carlo, anzi mi hanno chiamato e ringraziato. Cosa che tu non hai fatto. Anzi, con una frase che non ti fà di certo onore mi sfidi. Io non sono il migliore, sono nell'elenco delle migliaia di colleghi che lavorano bene, perchè affrontano le responsabilità con cervello, e quando vanno ai corsi di aggionamento, stanno attenti prestando attenzione, prendendo appunti e evitano di fare pisolini. Se si stesse attenti si eviterebbero non solo grame figure esponendo quesiti che dovrebbero essere conosciuti, e si eviterebbe anche di pagare le conseguenze di errori per mancanza di conoscenza. Un mio collega ( ora ex perchè destinato ad altro compito- Usciere) dal lontano 1996 sta pagando le conseguenze (mi spiace per lui sinceramente) per uno sbaglio nella notifica. Deve rimborsare 370 MILIONI delle vecchie lire pertanto ogni mese gli detraggono 100 Euro. Carlo555 ti invito a riflettere, e rileggiti tutto x tante volte. E tu 9/8 poni il quesito al Dott. Scolaro, Consigli spassionati. Chiudo notte a tutti Strolg.
     
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  15. belmesso
     
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    CITAZIONE (9,8 m/s @ 20/6/2008, 12:23)
    CITAZIONE (belmesso @ 20/6/2008, 11:55)
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    Accedere a Intranet sull'anagrafe comunale non è mica reato, serve solo l'autorizzazione!!! Sono stato autorizzato dall'Ufficiale dell'Anagrafe e dal Comandante della Polizia Locale nonchè mio dirigente. Questa autorizzazione viene concessa a migliaia di messi sparsi sul nostro bel paese. Accedo pure direttamente in anagrafe e quando credo (essendo pubblico ufficiale) alle mie amorevoli colleghe chiedo la stampa dello stato di famiglia della persona che sto cercando. Poi questo foglio mica lo vado a sbandierare a destra e manca. Ci mancherebbe. Ne faccio solo un'uso personale. Chiunque dico chiunque può chiedere in anagrafe lo stato di famiglia di una persona, pagando 0,28 Euro? Lo sai o non lo sai? Andare in CCIA e chiedere visura camerale di una società mica si viola la privacy. Quando avete trattato il problema di come fare accesso a INA, SIATEL; SAIA, mica nessuno ha detto che si violava la privacy o si faceva cosa illegale. Pertanto 2 pesi e 2 misure come il solito. Carissimo amministratore spero che tu non voglia leggere nelle mie righe voglia di polemica, ma spero che tu come altri riflettiate su quanto da me scritto, chiedendo ai vostri Dirigenti la conferma di quanto io asserisco. Ciao strolg.

    Sicuro che chiunque, può andare in anagrafe e chiedere lo stato di famiglia di una persona?
    Non è che forse, questo certificato, viene rilasciato con un po' di leggerezza a chicchesia?
    Infine, nessuno sta dicendo che non sei autorizzato o che affiggi le certificazioni per i muri della città, ho solo evidenziato che hai acquisito dei dati personali senza una reale necessità istituzionale, poichè ti bastano quelli del destinatario della notifica.

    SAME
    Ospite






    MessaggioInviato: Mer 18 Giu 2008 - 11:09 am Oggetto: RICHIESTA DATI ANAGRAFICI Rispondi citando Modifica/Cancella messaggio
    L'Agenzia delle Entrate di Torino sportello abbonamento alla Televisione ( o Rai) richiede l'elenco di tutti i cittadini maggiorenni per verificare il regolare pagamento del canone TV.
    Siccome negli anni passati si è verificato che molti cittadini hanno ricevuto delle comunicazioni di mancato pagamento della TV anche se sprovvisti, solamente perchè nei nostri archivi risultavano scissi dalla famiglia di origine.
    Siamo obbligati a fornire tali dati?
    grazie
    Top

    Sereno.SCOLARO



    Registrato: 27/09/02 09:22
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    MessaggioInviato: Gio 19 Giu 2008 - 5:58 pm Oggetto: Rispondi citando
    Si tratta di Agenzia delle entrate: sussiste l'obbligo.
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    Sereno SCOLARO
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    LeleAnagrafe
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