Notifica atti a persona risultante "detenuto"

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    Buon giorno ... cari colleghi !!!
    Vorrei gentilmente sapere una vostra opinione riguardo ad una notifica a carico di una persona risultante detenuto.
    Nello specifico, oggi ricevo una richiesta di notifica dall'Agenzia delle Entrate di XXXXXXXXX e precisamente un "avviso di liquidazione" a carico del Sig. TIZIO con le indicazioni di residenza.
    In un primo momento mi reco presso l'abitazione ubicata all'indirizzo e numero civico indicatomi ... ma giunto sul posto, da informazioni rese dalla moglie, vengo a conoscenza che il destinatario risulta essere detenuto nella Casa Circondariale di XXXXXXXXXXXXXXX ...
    A questo punto ho deciso di non procedere alla notifica "dell'avviso di liquidazione" a mani della moglie ................. e facendo rientro nel mio ufficio sto relazionando quanto suesposto restituendo le due copie dell'atto all'Ufficio richiedente AdE ..........
    Secondo voi è giusto il mio modo di procedere?
    Ringrazio anticipatamente per la vostra collaborazione.
     
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  2. 9‚8 m/s
     
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    Il tuo modo di procedere è corretto però, a mio parere, la notifica poteva anche essere valida mediante consegna a mani della moglie poichè l' avresti comunque effettuata nel tuo Comune, ovvero nel Comune corrispondente al domicilio fiscale del contribuente.
    Prendi però con le pinze quello che ho scritto perchè non sono molto convinto e aspettiamo, comunque, come la pensano gli altri in quanto questo è un caso davvero particolare.
    Aggiungerei le seguenti domande:

    1) un detenuto può essere considerato temporaneamente assente presso la sua abitazione?

    2) se non può essere considerato temporaneamente assente e se questi conserva la residenza anagrafica in quel Comune ed a quell'indirizzo dove a tutt'oggi risiede il suo nucleo familiare, si può dichiarare che non esiste abitazione, ufficio o azienda del contribuente (ovvero del galeotto) ed effettuare la notifica ai sensi dell'art. 60, nel caso in cui la casa circondariale (galera, carcere, gabbio ecc.) sia ubicata in un Comune diverso?
     
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    PENSIONATO

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    <_< Mi è capitato un paio di volte e ho sempre restituito l'atto con l'indicazione della "involontaria" dimora (possibilmente accordarsi telefonicamente con l'AdE ).
    Non credo sia scorretto notificarla alla moglie presso l'abitazione, ma l'altra procedura (restituirla per la notifica in carcere) si è sicuri che il destinatario viene... "trovato" :D e che verrà a conoscenza del documento.

    A parte gli scherzi, secondo me la strada prioritaria è la notifica a mani proprie e pertanto la si può imboccare solo con la consegna in carcere.
    Chiaro che se l'atto è in scadenza il giorno dopo (ma non per questo la colpa sarà del Messo) si contatterà velocemente l'AdE e si deciderà sul modo di agire.

    P.S. se la decisione è presa dall'AdE consiglio di farvela inviare tramite fax in modo da avere una pezza giustificativa.
     
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  4. salvatore.calamo
     
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    Tempo fa mi è successo la stessa situazione evidenziata,mi sono messo in contatto con l'AdE e mi hanno riferito che l'atto era valido se era notificato a persona di famiglia oppure vista la temporanea assenza del destinatario si poteva procedere tranquillamente con l'art. 140 c,p.c.
    Ho optato per la seconda soluzione in quanto la moglie rifiutava di ricevere atti del consorte detenuto.Trascorsi 10 giorni dall'invio della raccomandata la stessa munita di apposita delega veniva a ritirare l'atto intesatto al marito-
    Sorpreso del ritiro,chiedevo alla signora,in via amichevole il perchè del rifiuto e successivamente la venuta in ufficio per il ritiro,Lei mi rispondeva che il Suo Legale l'ha invitata a ritirare tutti gli atti intestati al marito per far si che si potesse procedere ad eventuali ricorsi.
    Secondo un mio parere personale la procedura adottata, può ritenersi fattibile in quanto atto dell'Ade prossimo alla scadenza,se si fosse trattato di atto non finanziario l'avrei restituito al mittente oppure trasmesso,se a conoscenza,alla Casa Circondariale del detenuto.
    Grazie.
     
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  5. 9‚8 m/s
     
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    CITAZIONE (salvatore.calamo @ 17/6/2010, 18:08)
    oppure vista la temporanea assenza del destinatario si poteva procedere tranquillamente con l'art. 140 c,p.c.

    temporanea assenza?
    e se il contribuente deve scontare l'ergastolo?
     
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  6. SalvatoreC.
     
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    CITAZIONE (9‚8 m/s @ 18/6/2010, 08:24)
    CITAZIONE (salvatore.calamo @ 17/6/2010, 18:08)
    oppure vista la temporanea assenza del destinatario si poteva procedere tranquillamente con l'art. 140 c,p.c.

    temporanea assenza?
    e se il contribuente deve scontare l'ergastolo?

    Se non erro noi siamo come dei Detective,qualcuno è riuscito a rintracciare il destinatario facendo visura dell'utenza elettrica,dell'acquedotto oppure tramite visura sugl'immobili.
    La furbizia del messo comunale sta nel reperire più informazioni possibili,se la consorte oppure i vicini ti dicono che è stato condannato all'ergastolo,notifichiamo ai sensi dell'art. 60 e nella relata scriviamo che da informazioni reperite sul luogo da Tizio o Caio,il destinatario dell'atto risulta essere detenuto nella Casa Circondariale di ...............
    Sarà compito eventualmente dell'AdE notiziare l'interessato con inoltro dell'atto presso la casa Circondariale .
    Spero di essere stato alquanto chiaro.
    Grazie.
     
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  7. 9‚8 m/s
     
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    CITAZIONE (SalvatoreC. @ 18/6/2010, 09:27)
    La furbizia del messo comunale sta nel reperire più informazioni possibili,se la consorte oppure i vicini ti dicono che è stato condannato all'ergastolo,notifichiamo ai sensi dell'art. 60

    notifichiamo ai sensi dell'art. 60 quando nel nostro Comune esiste comunque l'abitazione dell'interessato?
    Ripeto, l'abitazione c'è, ci sono anche i suoi familiari, è lui che è perennemente assente per cause di forza maggiore (sbarre).
    Continuo ad essere dell'idea che questo è un caso davvero particolare che va approfondito.

    Se fosse stato un atto amministrativo il problema non si poneva, ma poichè trattasi di atto dell'amministrazione finanziaria le cose si complicano tremendamente a causa dell'art. 60.
     
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  8. exenon99
     
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    Io notificherei alla moglie se fosse disponibile a ricevere l'atto, in caso contrario visto il rifiuto e venendo a conoscenza della nuova dimora (sbarre),che non è nel mio Comune, restituirei al notificante specificando la nuova dimora.

    Edited by exenon99 - 18/6/2010, 11:21
     
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  9. luigirai
     
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    CITAZIONE (9‚8 m/s @ 18/6/2010, 09:43)
    CITAZIONE (SalvatoreC. @ 18/6/2010, 09:27)
    La furbizia del messo comunale sta nel reperire più informazioni possibili,se la consorte oppure i vicini ti dicono che è stato condannato all'ergastolo,notifichiamo ai sensi dell'art. 60

    notifichiamo ai sensi dell'art. 60 quando nel nostro Comune esiste comunque l'abitazione dell'interessato?
    Ripeto, l'abitazione c'è, ci sono anche i suoi familiari, è lui che è perennemente assente per cause di forza maggiore (sbarre).
    Continuo ad essere dell'idea che questo è un caso davvero particolare che va approfondito.

    Se fosse stato un atto amministrativo il problema non si poneva, ma poichè trattasi di atto dell'amministrazione finanziaria le cose si complicano tremendamente a causa dell'art. 60.

    ma tu non puoi far finta di non sapere che ora è fra le sbarre?? e gli fai un bel 26 del 602/73?
     
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  10. exenon99
     
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    CITAZIONE (luigirai @ 18/6/2010, 12:48)
    ma tu non puoi far finta di non sapere che ora è fra le sbarre?? e gli fai un bel 26 del 602/73?

    Scusa.... cosa c'èntra adesso sto bel 26 del 602/73???????
    Sbaglio o si sta parlando di atto finanziario da notificare per conto dell'Ade.
     
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    Se il destinatario, risulta anagraficamente residente (in questo caso trattandosi di atto finanziario, è il domicilio fiscale, luogo vincolante ai fini della notifica), io avrei notificato l'atto mediante consegna alla moglie, o in caso di rifiuto ai sensi dell'art. 140 c.p.c., riportando in relata la sua dichiarazione.
    La dichiarazione della moglie, non credo possa esser presa come prova certa, tanto da far restituire l'atto senza notificazione (il marito potrebbe non essere affatto detenuto).
    Starà poi all'ente che ha richiesto la notifica, decidere se fare ulteriori indagini, ed eventualmente rinotificare l'atto in carcere.

    Ciao
     
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  12. salvatore.calamo
     
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    CITAZIONE (cursorTV @ 19/6/2010, 17:31)
    Se il destinatario, risulta anagraficamente residente (in questo caso trattandosi di atto finanziario, è il domicilio fiscale, luogo vincolante ai fini della notifica), io avrei notificato l'atto mediante consegna alla moglie, o in caso di rifiuto ai sensi dell'art. 140 c.p.c., riportando in relata la sua dichiarazione.
    La dichiarazione della moglie, non credo possa esser presa come prova certa, tanto da far restituire l'atto senza notificazione (il marito potrebbe non essere affatto detenuto).
    Starà poi all'ente che ha richiesto la notifica, decidere se fare ulteriori indagini, ed eventualmente rinotificare l'atto in carcere.

    Ciao

    Ben detto,era quello che avevo postato prima, con l'aggiunta nella relata delle informazaioni recepite presso l'abitazione o dai vicini e comunicando se si è in possesso anche della Casa Circondariale ove è recluso l'intestatario dell'att.
     
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11 replies since 17/6/2010, 12:57   16114 views
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