Destinatario c'è e non c'è

Quale articolo del c.p.c. applicare

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  1. Joe1967
     
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    CITAZIONE (cursorTV @ 8/12/2011, 11:31)
    Se i genitori hanno affermato che il figlio attualmente abita con loro (dichiarazione fatta ad un pubblico ufficiale, da riportare in relata), credo che quella dovrebbe essere considerata l'effettiva residenza del destinatario, e stante il loro rifiuto al ritiro dell'atto, io avrei applicato il 140 c.p.c.
    L'art. 143 c.p.c. si dovrebbe applicare se è sconosciuta la residenza, la dimora e domicilio, in questo caso una dimora, seppur incerta, comunque confermata anche dai genitori è conosciuta.
    Ciao

    CITAZIONE (cursorTV @ 8/12/2011, 18:17)
    CITAZIONE (nighthawk64 @ 8/12/2011, 16:47) 
    all'indirizzo anagrafico è tutto deserto e non c'è nessun nome e nessun citofono. Il 14o dove lo indirizzereste? Ci si deve fidare di ciò che dicono i familiari? forse meglio art.143 al vecchio indirizzo o no?

    La raccomandata A.R. prevista dall'art. 140 c.p.c. la spedirei all'indirizzo dei genitori, magari con l'indicazione presso i sigg.ri..............., così il portalettere non ha motivo per respingerla.
    Su fatto di fidarsi dei famigliari, questi hanno reso una dichiarazione ad un pubblico ufficiale (da riportare in relata), ed il figlio potrà eventualmente, in futuro querelare i genitori per falsa dichiarazione, non certo il messo comunale.
    Applicare il 143 c.p.c. pur conoscendo una sua dimora confermata dei genitori, non mi sembra corretto.

    Perfetto! E in relata, a seguito di 140, relazionare che viene applicata tale disposizione per rifiuto dei genitori di ricevere l'atto.
     
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7 replies since 8/12/2011, 08:39   351 views
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