T.S.O. e A.S.O.

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    Come sapete a seguito della proposta del medico di T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) o A.S.O. (accertamento sanitario obbligatorio), il sindaco emette la relativa ordinanza da notificare entro 48 ore al giudice tutelare competente territorialmente.
    Nel mio caso, il tribunale dista 30 Km., per cui ogni volta una persona deve recarsi a consegnare l'ordinanza con relativa richiesta di notifica all'ufficio messi del comune sede del tribunale, poi il giudice tutelare si limita a darne convalida via fax.
    Anni fa, mi è capitato di dover effettuare questa consegna di sabato, ma l'ufficio messi era chiuso, per cui su indicazione del mio responsabile di servizio, ho notificato io stesso l'ordinanza in tribunale. Ho chiesto al giudice tutelare se riteneva valida la notifica, non avendo la competenza territoriale, mi ha risposto che a lui non importava come gli veniva consegnata, ma che pervenisse sulla sua scrivania entro 48 ore, so comunque di colleghi che per prassi bypassano l'ufficio messi competente territorialmente.
    Considerato che la convalida viene trasmessa via fax, è stato proposto di anticipare anche l'ordinanza via fax e contestualmente notificarla a mezzo posta.
    La proposta non è stata accettata adducendo che non sempre vi è personale in servizio vicino al fax, o che il fax poteva rimanere senza carta. Con una telefonata per chiederne conferma della trasmissione non si poteva risolvere?
    In una settimana, sono stati richiesti tre A.S.O. consecutivi, uno ogni due giorni per la stessa persona, poichè non si riusciva a trovarla, con i relativi viaggi per la notifica dell'ordinanza in tribunale, quando il personaggio è stato preso, è stato deciso di trattenerlo, quindi nuova richiesta, questa volta di T.S.O., nuova ordinanza, nuovo viaggio per la notifica, francamente tutta questa burocrazia, dispendio di risorse umane ed economiche mi sembra troppa!!!
    Mi chiedo, se l'unica persona che decide della proposta di trattamento è il medico, che nel caso di T.S.O., il malato è già stato preso e trattenuto, il sindaco si limita a firmare l'ordinanza che è sempre la stessa, cambia solo il nominativo e la data, idem per la convalida del giudice tutelare, non potrebbe essere altrimenti, non hanno mica la competenza medica per non convalidarla? Non ho mai sentito di sindaci o giudici tutelari che non hanno fatto convalidare la proposta e hanno fatto dimettere il ricoverato!
    Non sarebbe sufficente che il medico o l'U.L.S.S. per lui ne trasmettesse la comunicazione al sindaco e al giudice tutelare, tramite PEC o fax, e fosse tutto risolto?
    Certo bisognerebbe cambiare la normativa, ma perchè non farlo? E poi si continua a parlare di ridurre i costi della pubblica amministrazione e di snellire la burocrazia?
    Ciao e buona domenica

    Edited by cursorTV - 26/1/2012, 09:25
     
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  2. Alex da Sommacampagna
     
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    CITAZIONE (cursorTV @ 22/1/2012, 11:43) 
    Come sapete a seguito della proposta del medico di T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio) o A.S.O. (accertamento sanitario obbligatorio), il sindaco emette la relativa ordinanza da notificare entro 48 ore al giudice tutelare competente territorialmente.
    Nel mio caso, il tribunale dista 30 Km., per cui ogni volta una persona deve recarsi a consegnare l'ordinanza con relativa richiesta di notifica all'ufficio messi del comune sede del tribunale, poi il giudice tutelare si limita a darne convalida via fax.
    Anni fa, mi è capitato di dover effettuare questa consegna di sabato, ma l'ufficio messi era chiuso, per cui su indicazione del mio responsabile di servizio, ho notificato io stesso l'ordinanza in tribunale. Ho chiesto al giudice tutelare se riteneva valida la notifica, non avendo la competenza territoriale, mi ha risposto che a lui non importava come gli veniva consegnata, ma che pervenisse sulla sua scrivania entro 48 ore, so comunque di colleghi che per prassi bypassano l'ufficio messi competente territorialmente.
    Considerato che la convalida viene trasmessa via fax, è stato proposto di anticipare anche l'ordinanza via fax e contestualmente notificarla a mezzo posta.
    La proposta non è stata accettata adducendo che non sempre vi è personale in servizio vicino al fax, o che il fax poteva rimanere senza carta. Con una telefonata per chiederne conferma della trasmissione non si poteva risolvere?
    Questa settimana, sono stati richiesti tre A.S.O. consecutivi, uno ogni due giorni per la stessa persona, poichè non si riusciva a trovarla, con i relativi viaggi per la notifica dell'ordinanza in tribunale. Giovedì pomeriggio il personaggio è stato preso, è stato deciso di trattenerlo, quindi nuova richiesta, questa volta di T.S.O., nuova ordinanza, nuovo viaggio venerdì per la notifica, francamente tutta questa burocrazia, dispendio di risorse umane ed economiche mi sembra troppa!!!
    Mi chiedo, se l'unica persona che decide della proposta di trattamento è il medico, che nel caso di T.S.O., il pazzoide è già stato preso e recluso al psichiatrico, il sindaco si limita a firmare l'ordinanza che è sempre la stessa, cambia solo il nominativo e la data, idem per la convalida del giudice tutelare, non potrebbe essere altrimenti, non hanno mica la competenza medica per non convalidarla? Non ho mai sentito di sindaci o giudici tutelari che non hanno fatto convalidare la proposta e hanno fatto liberare il ricoverato!
    Non sarebbe sufficente che il medico o l'U.L.S.S. per lui ne trasmettesse la comunicazione al sindaco e al giudice tutelare, tramite PEC o fax, e fosse tutto risolto?
    Certo bisognerebbe cambiare la normativa, ma perchè non farlo? E poi si continua a parlare di ridurre i costi della pubblica amministrazione e di snellire la burocrazia?
    Ciao e buona domenica

    Issimo cursorTV, pur capendo il nervosismo indotto dal dover far funzionare una burocrazia con mezzi insufficenti, ti invito a non esprimerti (almeno nel forum)con termini che sono offensivi nei confronti dello sfortunato oggetto di TSO la cua madre o figlio o chicchessìa possono qui liberamente leggerli e sentirsene giustamente offesi. -_-

    Per il resto, la PEC sarebbe effettivamente la soluzione ideale ma nel frattempo ne avresti un'altra: la Polizia Municipale; gli ufficiali di polizia giudiziaria, su tua richiesta, possono provvedere essi stessi alla notificazione dell'atto al giudice tutelare (anche mediante consegna al cancelliere) accompagnandoti presso il suo ufficio o presso quello del magistrato reperibile, redigere la relata e consegnandoti immediatamente copia dell'atto refertato. :)

    A tale proposito intendo in questa sede ringraziare i colleghi della Polizia Municipale di Verona (semmai leggessero questo post) che proprio in un simile frangente, per mezzo della persona del vice comandante, hanno offerto in tal senso una disponibilità esemplare togliendomi dall'impaccio.

    Alex da Sommacampagna
     
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  3. claudiogarb
     
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    non avendo la competenza territoriale io ho rifiutato le notificazioni riguardanti la t. s. o
     
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    CITAZIONE (Alex da Sommacampagna @ 26/1/2012, 00:50) 
    Per il resto, la PEC sarebbe effettivamente la soluzione ideale ma nel frattempo ne avresti un'altra: la Polizia Municipale; gli ufficiali di polizia giudiziaria, su tua richiesta, possono provvedere essi stessi alla notificazione dell'atto al giudice tutelare (anche mediante consegna al cancelliere) accompagnandoti presso il suo ufficio o presso quello del magistrato reperibile, redigere la relata e consegnandoti immediatamente copia dell'atto refertato. :)
    Alex da Sommacampagna

    La mia era solo una considerazione sullo spreco economico e burocratico della questione, per il resto mi tocca solo marginalmente, il viaggio per la consegna delle ordinanze all'ufficio messi del comune sede del tribunale, salvo qualche caso, viene effettuato esclusivamente da personale in servizio presso l'ufficio servizi sociali o da agenti di P.L.
     
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    Aggiornamento:
    da aprile di quest'anno l'ufficio servizi sociali del mio comune trasmette la richiesta di notifica dei T.S.O., praticamente una scansione della documentazione cartacea che prima veniva consegnata a mani senza nessuna firma digitale :o: all'ufficio messi del comune sede del tribunale per PEC.
    Questi a sua volta dopo la notificazione al giudice tutelare restituisce la copia notificata tramite posta (qualche volta per FAX :huh: ), da precisare che questa non riporta nessuna attestazione di conformità al documento informatico che gli è stato trasmesso, :wacko: e poi...... il tribunale continua a trasmettere la convalida del T.S.O. per FAX! :blink:

    Non che la questione mi interessi direttamente, anzi ora risparmio anche quei pochi viaggi che talora mi capitava di dover effettuare per la consegna delle ordinanze all'ufficio messi del comune sede del tribunale (inoltre li risparmia con tutte spese connesse il mio ente) ;) , ma che dire:

    1) ma se ora il tribunale si accontenta della notifica di un pezzo di carta senza nessuna attestazione di conformità, perchè non accetta la diretta notifica dall'ufficio servizi sociali tramite PEC? <_<
    2) ma l'abolizione della trasmissione via FAX di documenti tra pubbliche amministrazioni non vale per tutte? :angry:
    3) e che dire dell'ufficio messi del comune sede del tribunale che riceve la documentazione per PEC e poi normalmente ce la restituisce per posta (a spese proprie)? :unsure:
     
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4 replies since 22/1/2012, 11:43   2721 views
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