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SardoSardo.
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Buonasera a tutti/e,
qualche giorno fa un'Amministrazione Pubblica mi ha richiesto di notificare un atto, attraverso l'art. 143 del cpc, a persona di residenza, dimora e domicilio sconosciuti che risulta avere come ultimo domicilio fiscale il Comune dove lavoro.
Il problema nasce dal fatto che questo soggetto non ha mai avuto la residenza nel Comune dove lavoro e nemmeno il domicilio fiscale;
inoltre la norma parla di notificazione mediante deposito dell'atto nella casa comunale dell'ultima residenza e non dell'ultimo domicilio.
A questo punto penso sia corretto rispedire al mittente tutta la documentazione per un eventuale deposito nella casa comunale del luogo di nascita (stato estero in questo caso) o in assenza con la consegna al Pubblico Ministero.
Che dite della mia interpretazione?
Grazie a tutti per le risposte.. -
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Che Amministrazione Pubblica è?
Che tipo di atto è?
Quell'ente ritiene che il tuo comune sia il domicilio fiscale del destinatario, ma cosa hai rilevato dalle tue visure?. -
SardoSardo3.
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E' un Comune che dalla consultazione del sito dell'Agenzia dell'entrate ritiene che il domicilio fiscale (mi hanno inviato anche copia della pagina dell'Agenzia delle Entrate dal quale si ricavano i dati del domicilio fiscale) sia nel Comune dove lavoro (anche se credo che un soggetto potrebbe dichiarare qualsiasi domicilio fiscale oppure essere stato un solo giorno nel Comune dove lavoro).
L'atto comprende vari bollettini di pagamento per servizi usufruiti e non pagati.
Io dai miei accertamenti ho rilevato che questo soggetto non ha mai avuto la residenza nel Comune dove lavoro e nemmeno il domicilio.
Non credo sia compito mio continuare ad indagare se veramente abbia avuto il domicilio fiscale nel mio Comune visto che l'art 143 del c.p.c. parla di notificazione nella casa comunale di ultima residenza e non di ultimo domicilio.
Ancora grazie per l'attenzione al mio quesito.. -
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non è neanche nato? . -
SardoSardo3.
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Giusto, non è neanche nato nel Comune dove lavoro. . -
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bè allora rispedisci il tutto con una bella letterina dicendo che il destinatario risulta sconosciuto all'anagrafe del Comune. saluti . -
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Confermo, restituisci il tutto con relata negativa! . -
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anche io farei relata negativa, naturalmente dopo aver fatto sopralluogo sul luogo di notifica indicato in atto e dopo aver verificato che è anche sconosciuto alla banca dati dell'ufficio tributi. Ricordiamoci che gli italiani sono un popolo di navigatori, poeti e avvocati... . -
Sardo Sardo.
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Ho preparato una comunicazione di impossibilità a procedere alla notifica specificando le motivazioni. Dite che è ok? . -
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meglio relata negativa allegata in calce all'atto. . -
Sardo Sardo.
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Non capisco perchè è meglio la relata negativa.
La relata dovrebbe essere fatta quando si effettuta una notifica, di qualsiasi tipo sia, ma in questo caso io non sto notificando niente.
Mi fate un esempio di relata negativa per questo caso?
Grazie.. -
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Vedi questa discussione dello scorso anno, basta che scrivi che non è stato possibile notificare l'atto specificandone le motivazioni. . -
SardoSardo4.
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Riepilogando:
1) Nella lettera di trasmissione del richiedente, che è pinzata a tutto il malloppo da notificare, metto il timbro del Comune, la data, il numero di protocollo in uscita e la mia firma con la dicitura: si restituisce senza notificazione per le motivazioni riportate nella relata in calce all'atto.
2) Devo redigere la relata in calce all'atto con le motivazioni, quindi sempre nella lettera di trasmissione del richiedente e scritta a mano.
Quindi non dovrei preparare nessun foglio a parte.
Se invece preparassi la lettera di trasmissione e la relata di notifica in due fogli separati avrebbero lo stesso numero di protocollo? In una farei riferimento alla loro lettera di trasmissione e nella relata scriverei le motivazioni della non eseguita notificazione.
Scusate la mia insistenza ma essendo nuovo vorrei imparare al meglio le pratiche... -
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1) la mia prassi è utilizzare la stessa lettera di trasmissione del richiedente già riportante il numero di protocollo in entrata anche per la restituzione dell'atto apponendoci "come detto nella discussione sopra riportata" timbro sia in caso di notifica regolarmente effettuata, sia in caso di notifica non effettuata ma con relata negativa, che ovviamente riporterebbe anche il numero di protocollo in uscita, ma nulla vieta ad utilizzare un'apposita (nuova) lettera di restituzione.
2) la relata di notifica sia che sia positiva o negativa và redatta in calce all'atto, normalmente se c'è spazio la redigo per l'appunto "in calce all'atto", altrimenti (più spesso o per comodità) in foglio separato pinzato e con timbri di congiunzione sempre "in calce all'atto" (in caso di relata negativa su entrambe le copie).. -
SardoSardo5.
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Grazie mille, tutto molto chiaro.
Buon fine settimana...