Lavoro straordinario

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    E' la terza o quarta volta che vengo chiamato a notificare atti del consiglio comunale fuori orario ordinario e con pochissimo tempo a disposizione in quanto da notificare lo stesso giorno di consegna.

    Con precisione gli atti vengono consegnati al termine dell'orario lavorativo quando tutti gli altri colleghi vanno a casa od anche di venerdì così sei costretto, se ti danno tempo, a lavorare il giorno appresso che è di riposo.

    Seccato di questa situazione ho scritto che per poter richiedere detta prestazione ai messi, necessita preventivamente:

    1) l'adozione una determina di impegno di spesa in previsione di un tot monte orario annuo di lavoro straordinario;

    2) l'autorizzazione formale (disposizione scritta) a che il messo presti il lavoro straordinario;

    3) che gli atti comunque tranne il caso di un imminente pericolo siano trasmessi con congruo margine di tempo, prevedendo almeno uno o due giorni a disposizione, specie nella previsione di dover ricorrere a particolare forme di notifica come l'art. 140 cpc., non tralasciando anche di considerare che ognuno di noi ha i propri impegni personali e che se non si è in reperibilità indennizzata non si può pretendere alcunché.

    Sono corrette le richieste?

    E se non sono rispettate, ho il diritto di astenermi dal prestare lavoro straordinario essendo la pretesa dell'Ente ingiusta ed illegittima?

    (Tra l'altro, di recente ho letto che il lavoro straordinario non sarebbe obbligatorio).

    P.S.
    La prestazione lavorativa in un giorno di riposo da diritto al recupero solo delle ore prestate o anche del riposo non goduto?

    Esempio noi riposiamo sabato e domenica poichè facciamo i rientri pomeridiani martedì e giovedì.

    Se mi chiamano a lavorare di sabato e presto servizio per quattro o cinque ore ho diritto solo al pagamento delle ore straordinarie o anche al riposo non goduto?

    Quello che più di ogni cosa mi da fastidio è la disparità di trattamento:
    c'é chi prende tutto (reperibilità, turnazione, festivi, straordinari vari, piani di lavoro, etc.) e chi niente.
    A noi non ci danno neanche il 10 o 20 % del rimborso spese delle notifiche che eseguiamo per altre pubbliche amministrazioni.

    Grazie per le risposte

    Edited by zoe - 4/2/2018, 18:37
     
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    E' la terza o quarta volta che vengo chiamato a notificare atti del consiglio comunale fuori orario ordinario e con pochissimo tempo a disposizione in quanto da notificare lo stesso giorno di consegna.

    Con precisione gli atti vengono consegnati al termine dell'orario lavorativo quando tutti gli altri colleghi vanno a casa od anche di venerdì così sei costretto, se ti danno tempo, a lavorare il giorno appresso che è di riposo.

    Seccato di questa situazione ho scritto che per poter richiedere detta prestazione ai messi, necessita preventivamente:

    1) l'adozione una determina di impegno di spesa in previsione di un tot monte orario annuo di lavoro straordinario;

    2) l'autorizzazione formale (disposizione scritta) a che il messo presti il lavoro straordinario;

    3) che gli atti comunque tranne il caso di un imminente pericolo siano trasmessi con congruo margine di tempo, prevedendo almeno uno o due giorni a disposizione, specie nella previsione di dover ricorrere a particolare forme di notifica come l'art. 140 c.p.c., non tralasciando anche di considerare che ognuno di noi ha i propri impegni personali e che se non si è in reperibilità indennizzata non si può pretendere alcunché.

    Sono corrette le richieste?

    E se non sono rispettate, ho il diritto di astenermi dal prestare lavoro straordinario essendo la pretesa dell'Ente ingiusta ed illegittima?
    (Tra l'altro, di recente ho letto che il lavoro straordinario non sarebbe obbligatorio).

    Direi che le richieste sono condivisibili, anche se dubito che ti verranno accolte in toto con disposizione scritta.
    Certo lo straordinario non è obbligatorio, ma consiglierei di valutare di volta in volta se rifiutare di effettuarlo, specialmente se non giustificato da evidente impedimento/impegno personale, più che altro per evitare possibili conflittualità.
    Anche nel mio comune è prassi piuttosto frequente effettuare la convocazione del Consiglio Comunale l'ultimo giorno utile e quindi se non è giorno di rientro pomeridiano in straordinario, di solito salvo impedimenti/impegni personali già presi provvedo, non essendo prevista la notifica è comunque un carico di lavoro piuttosto modesto, al massimo 1 ora e mezza/2 ore e gestibili.

    CITAZIONE
    La prestazione lavorativa in un giorno di riposo da diritto al recupero solo delle ore prestate o anche del riposo non goduto?
    Esempio noi riposiamo sabato e domenica poichè facciamo i rientri pomeridiani martedì e giovedì.
    Se mi chiamano a lavorare di sabato e presto servizio per quattro o cinque ore ho diritto solo al pagamento delle ore straordinarie o anche al riposo non goduto?

    Il sabato, pur essendo "giorno di riposo" (con orario settimanale è distribuito in 5 giorni) è considerato un giorno non lavorativo, mentre quello di riposo è la domenica, quindi normalmente per lo straordinario prestato di sabato si ha diritto al solo pagamento delle ore effettuate, tuttavia l'applicazione di tale regola può variare da ente a ente, dipende dalle singole trattative/disposizioni interne.
     
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