in pratica

come procedere, nella pratica, dal ricevimento dell'atto alla conclusione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    3

    Status
    Offline
    Buongiorno,
    ho appena iniziato e sto facendo un affiancamento "a singhiozzo", la teoria e gli articoli del codice li ho capiti ma mi manca totalmente la parte più importante, cioè come farlo realmente, nella pratica quotidiana.

    Qualcuno riesce a sintetizzare in un elenco come fare una notifica (facendo finta di trovare subito il destinatario, quindi consegna in mani proprie)?

    in pratica cosa fare:

    -apro l'atto dal protocollo,
    -stampo in una o due copie....

    ecc
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Messo Notificatore

    Group
    Member
    Posts
    4
    Location
    Città Metropolitana di Milano

    Status
    Offline
    Trovo questo post (sicuramente nella sezione sbagliata del forum) molto interessante. Può servire da spunto per tutti fare un briefing pratico della procedura di notifica. Soprattutto per me che sono alle prime armi!

    Dunque, arriva una richiesta di notifica. Come procedo?

    1) Studio l'atto e la natura dell'atto (atto tributario, atto amministrativo ecc.) e delineo la procedura (C.P.C., D.P.R. 600/1973, ecc.);
    2) Stampo l'atto in duplice copia (una per il destinatario, una per il mittente/richiedente);
    3) Stampo e compilo un po' di carta (relate 138-139 C.P.C., avviso informativo semplice per la cassetta della posta, dichiarazione di copia conforme dell'atto, ecc.);
    4) Esco a notificare presso la residenza del destinatario;

    5) Una volta alla residenza, se mi apre il destinatario e accetta/non accetta l'atto, compilo le relate, le faccio sottoscrivere, e torno "a casa";
    6) Se alla residenza il destinatario è assente, chiedo (eventualmente ve ne sia la presenza) se posso lasciare l'atto ai consegnatari (art. 139);

    7) In caso di fallimento delle opzioni 5 e 6, mi reco in Ufficio per applicare l'art. 140;

    8) Una volta arrivato in Ufficio, compilo la relata e deposito l'atto;
    9) Redigo l'avviso di deposito da affiggere alla porta del destinatario e l'avviso di deposito da inviare a mezzo raccomandata A/R e metto al protocollo;
    10) Redigo i moduli per l'invio della raccomandata A/R contenente l'avviso di deposito e avvio il procedimento di invio;

    11) Nel caso in cui non vi siano gli estremi per attuare l'art. 140, cerco di avere più informazioni possibili riguardo la presenza/assenza del destinatario presso la sua residenza e la presenza di dati identificativi dello stesso presso la residenza indicata;

    12) controllo la cassetta della posta, cerco di arrivare al portone di casa (in caso di condominio), chiedo a chiunque sia nei pressi della residenza indicata, chiedo a un vicino, provo a reperire un contatto telefonico, ecc.;

    13) Nel caso tutti i tentativi di accertamento abbiano esito negativo, torno in Ufficio e applico l'art. 143 C.P.C.;

    14) Una volta in Ufficio, compilo le relate e deposito l'atto;

    E così via...

    N.B.: Questa struttura è pensata nel caso in cui sia necessario applicare il Codice di Procedura Civile;

    N.B.: L'avviso informativo semplice di cui al punto 3., è un avviso "semplice" (che non produce effetti giuridici) che lascio nella cassetta delle poste in cui comunico al destinatario che sono passato e lo invito a chiamarmi per chiedere quando è a casa per perfezionare la notifica; Non si tratta dunque dell'avviso di deposito ex art. 140 C.P.C.;

    N.B.: Per l'art. 145 la "prassi" è molto simile al 138 c.p.c. di cui al punto 5;

    N.B.: Al perfezionamento della notifica, qualsiasi sia l'esito, compongo la copia da restituire al mittente arricchita di relate, ricevute delle raccomandate, dichiarazioni di copia conforme , ecc.

    Spero di essere stato esaustivo e invito chiunque abbia consigli per me a commentare!
    Grazie mille

    Un caro saluto
    Lionel Messo
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    5

    Status
    Offline
    Ho letto la sua risposta, molto chiara ed esaustiva. Vista la tua competenza in materia, ho una domanda da porle L’ anagrafe quando fornisce l’effettiva residenza del destinatario dell’ atto a volte fornisce anche il numero di telefono dello
    stesso. É corretto secondo lei chiamare telefonicamente la persona intestataria dell’ atto pre procedere alla notifica in base all’articolo 138 oppure bisogna recarsi per forza all’abitazione?
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    216

    Status
    Offline
    Buonasera se non le dispiace rispondo io. Certamente si può essere chiamato. Nel caso non dovesse presentarsi nell'arco di una settimana, il Messo può recarsi presso l'abitazione e procedere, nel caso non lo dovesse trovare, con gli altri articoli del cpc. saluti
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    5

    Status
    Offline
    Alcuni messi con cui mi sono confrontata mi hanno riferito che non si può chiamare il destinatario perché reperire il telefono è ledere la privacy dello stesso.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Messo Notificatore

    Group
    Member
    Posts
    4
    Location
    Città Metropolitana di Milano

    Status
    Offline
    Salve, grazie per la risposta!

    In merito alla sua domanda, credo che se la chiamata non abbia effetti giuridici sulla validità della notifica e se non si violi la privacy del destinatario al telefono (riguardo al contenuto della notifica), sia legittimo avvalersene.
    Una banale telefonata può essere garanzia sia per il destinatario della notifica (ricordo a tutti che noi notifichiamo maggiormente nel nostro orario di lavoro, che è corrispondente all'orario di lavoro del 75% della popolazione!) che in quel preciso momento era assente, sia per noi messi notificatori dal momento che la notifica si perfeziona successivamente a mani proprie (su appuntamento si, ma presso la sua residenza).

    Per quanto riguarda la desueta pratica (molto controversa) di invitare al telefono il destinatario presso la Casa Comunale per procedere alla notifica ex art. 138 C.P.C. in luogo libero, siamo in ambito diverso. Alcuni la usano, alcuni no. Altri hanno vere e proprie liste di appuntamento in Comune per le notifiche a mani proprie.
    Io a volte avviso semplicemente i destinatari di essere passato a notificare e prendo un appuntamento per un secondo passaggio presso la sua residenza per la sicura reperibilità dello stesso.

    Un caro saluto
    LionelMesso

    Edited by LionelMesso - 27/12/2023, 12:26
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Moderator
    Posts
    216

    Status
    Offline
    Se i dati dei cittadini tra cui email e telefono vengono lasciati al Comune o comunque sono in possesso nei database dell'ente, per carte di identità e domande di bandi vari, è possibile che ogni ufficio se ne avvali. La privacy non c'entra nulla, può essere invocata nel caso in cui vengono trattati in maniera anomala, dati sull'origine sessuale, sanitario e religioso. saluti a tutti
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    3

    Status
    Offline
    Grazie mille per la risposta!

    Devo dire che nel frattempo qualcosa ho imparato :)

    Le uniche differenze che ho trovato nella tua procedura rispetto a quello che faccio io sono queste:

    "7) In caso di fallimento delle opzioni 5 e 6, mi reco in Ufficio per applicare l'art. 140;"

    Io lascio il primo avviso con gli orari dell'ufficio e aspetto una o due settimane che qualcuno si faccia vivo prima di fare l'art. 140 ( sempre che l'atto non sia urgente ovviamente).


    "13) Nel caso tutti i tentativi di accertamento abbiano esito negativo, torno in Ufficio e applico l'art. 143 C.P.C.;"

    Io, prima di procedere con l'art. 143, nonostante con le mie ricerche sappia che non abita più alla residenza in anagrafica, aspetto che venga confermata l'irreperibilità dall'ufficio Anagrafe del mio comune (così mi hanno insegnato e quindi di solito faccio il 140)

    Ciao e buon lavoro!

    p.s. simpatico il tuo nome :D
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Messo Notificatore

    Group
    Member
    Posts
    4
    Location
    Città Metropolitana di Milano

    Status
    Offline
    Buongiorno, anche io ho imparato un sacco di cose da quando ho scritto questo post! :XD:

    In merito alla sua risposta sono d'accordo con lei e utilizzo i suoi consigli in alcuni casi.

    CITAZIONE
    Io lascio il primo avviso con gli orari dell'ufficio e aspetto una o due settimane che qualcuno si faccia vivo prima di fare l'art. 140 ( sempre che l'atto non sia urgente ovviamente).

    - certo, mi trova d'accordo;

    CITAZIONE
    Io, prima di procedere con l'art. 143, nonostante con le mie ricerche sappia che non abita più alla residenza in anagrafica, aspetto che venga confermata l'irreperibilità dall'ufficio Anagrafe del mio comune (così mi hanno insegnato e quindi di solito faccio il 140)

    - Assolutamente! Non ho menzionato però che, lavorando in un comune piccolo, ogni impiegato si occupa di un po' di tutto e dunque io mi occupo anche di Anagrafe. In questi casi faccio le mie ricerche da solo e mi rendo subito conto del tipo di irreperibilità;

    CITAZIONE
    p.s. simpatico il tuo nome

    - Il nuovo N.10 della Nazionale Italiana Messi Notificatori alla partita del cuore.

    :D

    Un caro saluto

    LionelMesso
     
    .
8 replies since 22/3/2023, 14:08   240 views
  Share  
.