Buoni pasto o servizio mensa?

Caro Alex,da noi i dipendenti utilizzano la pausa pranzo di 1 ora e 30 per andare a casa e non vogliono sentir parlare di locali convenzionati per la somministrazione dei pasti.
Si accontentano del buono pasto settimanale (un solo rientro al giovedì) che ci viene corrisposto ogni trimestre per poterli utilizzare nei locali commerciali convenzionati col nostro Comune.
Da segnalare che il buono pasto ha il valore di 7,00 euro.
E' possibile usufruire anche di 3 buoni pasto (limite massimo) extra mensili in occasione di straordinario superiore alle 2 ore.
Ciao e buone feste.

Al valore del buono pasto (€.7) voi corrispondete una quota di tasca vostra (ad es.1/3)?
Alex

No Alex, quando ci rechiamo negli esercizi commerciali del nostro Comune nello scontrino viene evidenziato che la somma comprende anche tot buoni pasti.

Alex intendeva chiedere se sul buono pasto erogato il Comune trattiene una parte del valore sulla busta paga del contribuente.
Una volta, da me, ogni buono pasto fornito valeva euro 7,75, ma ben 2,59 euro venivano trattenuti dalla retribuzione del dipendente.
Ora, invece, ci vengono forniti buoni pasto del valore di euro 5,16 a totale carico dell'ente, vi lascio immaginare che pranzo si fa con quella cifra, in parole povere trattasi di una dieta vera e propria prescritta dal datore di lavoro.

..Stessa miserabile cifra (5,16) a totale carico dell'ente ; libretto da 10 buoni ... due buoni a sett.(due rientri); comunque ogni qualvolta si fa il rientro per straordinario con almeno un'ora d'intervallo,ci spetta un buono. I buoni poi io li sfrutto facendo spesa nei Supermercati convenzionati! Ciao .

La gestione dei buoni pasto nel mio comune è alquanto anomala. I buoni vengono acquistati, facoltativamente, presso l'ufficio personale in blocchi da 10 al prezzo di € 26,00, sono usufruibili in esercizi convenzionati (ristoranti, pizzerie, snack bar), hanno un valore effettivo di € 7,80 l'uno, normalmente sono sufficenti per un primo o un secondo, un contorno, più bibita e caffè, anche se qualche gestore (certamente non il più frequentato) fa il conto monetario e bisogna pagare la differenza.
Il loro acquisto ed utilizzo non è rapportato ai rientri pomeridiani o alla residenza, tanto che c'è chi li usa più volte alla settimana, anche per parenti e amici , o per portarsi a casa la cena pronta.
L'anomalia principale è che:
chi li utilizza, ha certamente un vantaggio soprattutto economico, mentre il comune ha una spesa per gli altri 2/3 del valore dei buoni;
chi invece non li acquista e va a casa a mangiare, di sicuro spende più di € 2.60 e fa risparmiare alle casse comunali.

L'anomalia è proprio questa, non c'è un limite, e certo ne approfitto anch'io, è che non mi sembra molto equo tra i dipendenti, ne economico per il comune.
Ciao Michele