Responsabilità solidale

Esteso concetto di notificatore

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  1. Alex da Sommacampagna
     
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    A seguito delle varie problematiche espresse nel forum e di altre affrontate sul campo, ho riflettuto sul fatto che è scorretto e riduttivo pensare che la responsabilità (e il merito) nel raggiungimento del buon fine di una notificazione sia da focalizzare nella sola persona che compie l'atto finale cioè la consegna o il deposito dell'atto.

    Se osserviamo bene come si è evoluta la competenza del messo comunale, ci si accorge che, mentre, inizialmente, all'istituzione di detta figura professionale, costui aveva il solo compito di occuparsi di atti della propria amministrazione, oggi è chiamato a coadiuvare anche i messi speciali dell'AdE e in diversa forma anche i notificatori esattoriali quando poi non sia anche agente di polizia giudiziaria (o ex di conciliazione) e che quindi coadiuva gli ufficiali giudiziari del tribunale civile e penale.

    Quanto affermo dopo tale premessa è che la notifica non la fa il solo messo comunale bensì concorrono ad eseguirla tutte le persone che la organizzano ricercando le residenze, le dimore e i domicili anche fiscali dei destinatari, assumendo anche le informazioni che noi, che siamo in prima linea, comunichiamo loro, proponendo se adottare o meno alcune forme di notifica invece di altre.

    E vero comunque che i nodi giungono al pettine una volta che siamo noi a bussare all'uscio del destinatario ma forse ci può aiutare pensare che siamo solo un componente di una squadra che, anche a monte, ha curato la notifica di un atto.

    Alla luce di quanto esposto ritengo inconcludente inveire contro chi, prima di noi, ha preparato ed istruito il subprocedimento della notificazione di un atto, per il solo fatto di non aver indovinato una condizione effettiva di un destinatario che noi, invece, possiamo rilevare sul campo, pertanto ritengo più costruttivo perseguire il concetto che la notificazione non la faccio io ma la si fa assieme e così, sinergicamente, comunicando ed adeguando le rispettive procedure, si potrebbero ottenere risultati maggiori, migliori e con meno sforzo.

    Tali aspetti sono oggi molto più evidenti nell'organizzazione delle agenzie di riscossione, in particolare delle Poste Italiane dove i messi che si assumono le responsabilità organizzative della notifica di una cartella esattoriale non sono certo i portalettere ai quali spetta solo una parte (la consegna) della procedura notificatoria, lasciando ai messi in ufficio il compito di gestirne le altre fasi come il deposito ecc.

    Chiaro però, che attualmente non mi sembra l'organizzazione in sè sia efficace e ciò sia appunto dovuto al fatto che ciascuno è chiamato a fare il proprio senza preoccuparsi di sintonizzarsi anche di quanto tocca al proprio collaboratore; quanto accade principalmente lo ritengo dovuto al fatto che la pulsione di tali agenzie è volta a gestire e concludere in "qualsiasi modo" grandi masse di lavoro cercando una efficenza spinta a discapito dell'efficacia dovuta; capita così che, nonostante ciascuno compia al meglio le fasi a cui è delegato, il risultato finale sia comunque una notificazione inefficace e/o impugnabilissima dal destinatario.

    Saluto tutti

    Alex da sommacampagna
     
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    CITAZIONE (Alex da Sommacampagna @ 8/3/2011, 19:50) 
    A seguito delle varie problematiche espresse nel forum e di altre affrontate sul campo, ho riflettuto sul fatto che è scorretto e riduttivo pensare che la responsabilità (e il merito) nel raggiungimento del buon fine di una notificazione sia da focalizzare nella sola persona che compie l'atto finale cioè la consegna o il deposito dell'atto.

    Tali aspetti sono oggi molto più evidenti nell'organizzazione delle agenzie di riscossione, in particolare delle Poste Italiane dove i messi che si assumono le responsabilità organizzative della notifica di una cartella esattoriale non sono certo i portalettere ai quali spetta solo una parte (la consegna) della procedura notificatoria, lasciando ai messi in ufficio il compito di gestirne le altre fasi come il deposito ecc.

    Chiaro però, che attualmente non mi sembra l'organizzazione in sè sia efficace e ciò sia appunto dovuto al fatto che ciascuno è chiamato a fare il proprio senza preoccuparsi di sintonizzarsi anche di quanto tocca al proprio collaboratore; quanto accade principalmente lo ritengo dovuto al fatto che la pulsione di tali agenzie è volta a gestire e concludere in "qualsiasi modo" grandi masse di lavoro cercando una efficenza spinta a discapito dell'efficacia dovuta; capita così che, nonostante ciascuno compia al meglio le fasi a cui è delegato, il risultato finale sia comunque una notificazione inefficace e/o impugnabilissima dal destinatario.

    Saluto tutti

    Alex da sommacampagna

    Concordo perfettamente , purtroppo la situazione è questa, spero che molti miei amici postini in futuro non ne paghino le conseguenze (io li ho messi in allerta, e qualcuno ha già provveduto ad assicurarsi per evitarsi possibili guai futuri).
     
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    Una considerazione che tutti ci poniamo, in merito ai nuovi soggetti notificatori, è la mancanza di formazione adeguata e, come hai giustamente affermato, la massa di atti da trattare in sospeso, è una patata che vogliono "lessare" anche a costo di far bruciare le dita ai loro stessi Messi...
    C'è di che indignarsi per il cinismo di enti che, pur di assicurarsi appalti appetitosi, giocano con la pelle di persone ignare.
    Prima di partire dovevano pianificare (e la forza potevano averla) un testo unico delle notifiche.

    La notifica uguale per tutti i casi.

    Niente D.P.R. 600, niente art. 26 o altre forme..
    solo una modalità che vada bene per gli atti amministrativi, fiscali, penali, cartelle e quant'altro.

    Un solo Messo, chiamatelo pure "Agente notificatore" ma una sola qualifica.
    Questa doveva essere l'evoluzione della nostra professione (perchè per me è una professione come quella dei notai) prima di partire con i mega-appalti.
     
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  4. Alex da Sommacampagna
     
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    CITAZIONE (Borghetto @ 9/3/2011, 08:29) 

    Una considerazione che tutti ci poniamo, in merito ai nuovi soggetti notificatori, è la mancanza di formazione adeguata e, come hai giustamente affermato, la massa di atti da trattare in sospeso, è una patata che vogliono "lessare" anche a costo di far bruciare le dita ai loro stessi Messi...
    C'è di che indignarsi per il cinismo di enti che, pur di assicurarsi appalti appetitosi, giocano con la pelle di persone ignare.
    Prima di partire dovevano pianificare (e la forza potevano averla) un testo unico delle notifiche.

    La notifica uguale per tutti i casi.

    Niente D.P.R. 600, niente art. 26 o altre forme..
    solo una modalità che vada bene per gli atti amministrativi, fiscali, penali, cartelle e quant'altro.

    Un solo Messo, chiamatelo pure "Agente notificatore" ma una sola qualifica.
    Questa doveva essere l'evoluzione della nostra professione (perchè per me è una professione come quella dei notai) prima di partire con i mega-appalti.

    ...e invece di una sola figura ne hanno aggiunte delle altre, il messo notificatore con competenze diverse dal comunale, il messo portalettere o comunque dedicato alle cartelle di pagamento senza che bastassero l'ufficale giudiziario, il messo speciale , il funzionario incaricato, il messo interinale e quello temporaneo finalizzato all'obiettivo, e si possa notificare via messo, a mezzo posta, con raccomandata ordinaria e via PEC (i piccioni però sono stati aboliti...i destinatari se li mangiavano).
    Si badi, io non sono innamorato della professione ma intuisco che si sta andando nella direzione opposta, altro che testo unico!
    Probabilmente, in un futuro non lontano si penserà alla PEC gratuita e obbligatoria per ciascuno, una sorta di casella postale elettronica che renderà inutile e obsoleta ogni attuale figura notificatoria, ma oggi, intanto, ci troviamo con una miriade di notificatori e di norme che agevolano per nulla il funzionamento della pubblica amministrazione.

    Alex Mondin

     
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    Probabilmente, in un futuro non lontano si penserà alla PEC gratuita e obbligatoria per ciascuno, una sorta di casella postale elettronica che renderà inutile e obsoleta ogni attuale figura notificatoria

    Ben venga se deve venire!
    Almeno non ci saranno vittime di un sistema sbagliato.
    I Messi saranno riciclati e avranno meno grane.
    Attualmente è un lavoro insicuro con regole aleatorie e figure indistinte... atti-bombe che possono scoppiare anche dopo anni.
    Come si può vivere sereni con questo pensiero?
     
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4 replies since 8/3/2011, 19:50   443 views
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