Rimborsi spese postali per inoltro atti

Ipotesi di Exenon99

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  1. Alex da Sommacampagna
     
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    CITAZIONE (exenon99 @ 8/9/2011, 08:24) A tal proposito, mi sorge un dubbio se non è il caso di chiedere anche le spese postali nei casi quando il destinatario risulta trasferito in altro Comune e ci si chiede "cortesemente" l'invio al Comune interessato.


    Ho valutato questo "inconveniente" sotto due aspetti:
    1) come "interpretare" la spesa postale da sostenere per l'inoltro di atti ad altri enti.
    2) come ridurre al minimo il fenomeno.

    1) L'invio ad un errato comune di un atto da notificare non presuppone una evidente negligenza da chi lo attua perchè costui è tenuto a rifarsi all'indirizzo di residenza del destinatario (o a quello del suo domicilio) che sia effetivamente a sua conoscenza ; noi messi ben abbiamo imparato a capire che al giorno d'oggi, vista la motilità delle persone e delle aziende, anche quando si dispone di un buon assortimento di banche dati (come il vecchio P.R.A. ora Registro della Motorizzazione Civile per i verbali CdS), capita sempre più spesso che queste non riescano ad aggiornarsi in tempo allo stato effettivo dei destinatari.

    Il fenomeno è comunque generale e pervade tutta la Pubblica Amministrazione, pertanto, se io chiedo al comune di Vattelapesca le spese postali per un suo atto che ho dovuto inoltrare al comune di Dattiallippica, può anche accadere che il comune di Vattiaffanbrodo mi chieda le spese postali per un atto del mio comune che ha dovuto inoltrare al comune di Vattelapesca.

    Si avvierebbe quindi tutto un giro di rimborsi di per sè vizioso perchè andrebbe a carico di tutta la Pubblica Amministrazione e a vantaggio di nessuno divenendo comunque un onere aggiuntivo se riferito al dispendio delle risorse necessarie al controllo contabile, al costo delle richieste di pagamento e al costo del pagamento stesso(bollettino postale, bonifico,ecc.

    2) Il fenomeno si può arginare innanzitutto con una ben assortita composizione di Banche Dati che però, se pur concessa ai messi più insistenti, non è detto che chi l'atto lo invia, il notificante, possa disporre della stessa risorsa.

    Il fatto che alcuni applicativi per la gestione dei verbali di violazione al CdS traggano automaticamente dal vecchio PRA il nome dei destinatari dalla lettura del numero della targa automobilistica, non aiuta proprio ed il sistema andrebbe integrato con la possibilità di incrociare quanto rilevato con altre banche dati.

    Da parte mia, ad ogni inoltro, mi preoccupo di trasmettere contemporaneamente due informazioni:
    a) al notificante trasmetto il nuovo indirizzo del destinatario invitandolo ad aggiornarne i dati di effettiva dimora-residenza/sede in caso di ulteriori atti da notificare allo stesso
    b) al notificatore chiedo di informare il destinatario degli eventuali atti a lui indirizzati e giacenti nella depositeria del mio comune; con tale accortezza il destinatario "capisce" che non aggiornare gli enti preposti del proprio cambio di dimora/sede non serve ad evitare i propri doveri amministrativi, semmai gli conviene invece provvedere alla sua regolarizzazione .

    Alex da Sommacampagna
     
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0 replies since 10/9/2011, 18:20   206 views
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