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Buonasera,cambiando ente e non essendo più unico "messo" mi trovo a lavorare con il collega che gestisce l'ufficio da sempre. Secondo quanto sostiene la relata di notifica e una cosa e la relazione un'altra. Quando esegue notifiche al 140 e al 143 fa una relata sintetica al pc dove dice delle operazioni fatte(canoniche). Lo firma e successivamente stampa con il software che gestisce il nostro ente, la "relazione" secondo lui, dove si dice le operazioni fatte ma in maniera discorsiva.(i software che gestiscono i comuni nella parte messi notificatori forniscono testi prestampati). Firma anche questo e lo consegna e lo allega al resto dell'atto ma non in calce. Io mi chiedo che differenza ci sia, in fondo nella sua "relazione di notificazione" ridice le stesse cose. Io sapevo che intanto la relata è una, poi se la fai con il software (modellino stampato), o modelli fai da te in word è lo stesso e nel 143 sarebbe opportuno aggiungere il perché non è stato trovato, in quanto non è sufficiente dire "deposito ai sensi art. 143". Tuttavia come insegna Annamessi la relata è una sola e non ci sono relazioni da allegare in altri fogli, tutto ciò che riguarda la notifica e la mancata notifica va indicato in relata che è unica e in calce all'atto (art.148 cpc). Voi cosa ne pensate in merito? Magari ha ragione lui e sbaglio io
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ciao Fulmicotone, attieniti agli insegnamenti di ANNA messi. Il collega, a mio parere, fa una cosa inutile e persino dannosa per se. Potresti consigliargli di fare un corso aggiornamento. Personalmente tutti gli anni faccio almeno un corso di aggiornamento: col tempo si formano delle convinzioni che portano ad agire in modo sbagliato. L'aggiornamento aiuta a tenere la giusta via e direzione Ciao
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Sono assolutamente d'accordo con te. Quella metodologia serviva nei primi anni duemila dove i messi usavano timbri e per integrare il timbro incompleto facevano questi pre stampati del software. Io vorrei lavorare a modo mio come fa Anna ma non me lo fa fare. Vorrei tanto dirgli le tue parole da qualche tempo! Grazie mille.
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CITAZIONE (Fulmicotone @ 8/5/2023, 20:52) Io vorrei lavorare a modo mio come fa Anna ma non me lo fa fare. Vorrei tanto dirgli le tue parole da qualche tempo! Grazie mille. Tu devi lavorare a modo tuo...semplicemente perchè sei tu responsabile della firma messa in calce alla relazione di notifica (la parola RELATA non esiste; è la denominazione corrente della RELAZIONE DI NOTIFICA).
Secondo me potresti provare NON a mettere in discussione l'operato del tuo collega. Cerco di spiegarmi meglio: se uno convinto di essere più esperto mi dice che 2+2 fa 5 e ne è convinto, è unitile che io cerchi di fargli cambiare idea. Se però dico...accidenti a me fa 4; cosa io mi sono perso? aiutami a capire.
quindi nello specifico caso relata: accidenti al corso che ho frequentato ho capito di dover seguire l'art 148 cpc che parla esclusivamente di RELAZIONE di noifica. Dove mi sono perso la relata? aiutami a capire. Così gli darai una via di uscita
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Nel linguaggio forense si Usa il termine relata comunemente. Ma che polemica è? Qualche giudice per caso invalida il procedimento per L uso di un termine anziché un altro? Sono entrambi corretti. Anche il termine notifica, se per queso, riguarda il linguaggio forense, mentre il termine italianissimo è notificazione. Ok poi sono arrivate le app e gli smartphone e il termine notifica è diventato di uso comune. Comunque.. Lana caprina.
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CITAZIONE (Ricki1978 @ 15/5/2023, 13:39) Nel linguaggio forense si Usa il termine relata comunemente. Ma che polemica è? Qualche giudice per caso invalida il procedimento per L uso di un termine anziché un altro? Sono entrambi corretti. Anche il termine notifica, se per queso, riguarda il linguaggio forense, mentre il termine italianissimo è notificazione. Ok poi sono arrivate le app e gli smartphone e il termine notifica è diventato di uso comune. Comunque.. Lana caprina. Caro Ricki1978, la polemica la vuoi scatenare tu. Leggi bene l'inizio discussione. Il collega riferisce di altro collega che fa una distinzione tra relata e relazione come se esistessero entrambi. Come hai dimostrato di capire persino tu, e ti mando un abbraccio per questo citando me, "la parola RELATA non esiste; è la denominazione corrente della RELAZIONE DI NOTIFICA" E' necessario fare lana caprina quando ci sono persone o colleghi che danno indicazioni sbagliate inventando distinzioni che non hanno fondamento. Capito!
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Io credo che istrice41 abbia capito perfettamente, a mio parere il collega è rimasto indietro, credo sia grave non capire che non vi è differenza tra i due. Essendo arrivato da poco lavorerò con i suoi strumenti e aggiungerò ciò che manca. Credo che a breve ci saranno cambiamenti e allora porterò la mia modulistica ( quella di annamessi) a mio parere la più esaustiva e precisa che ci sia. In questo momento (anche se sarebbe giusto) lavorare con le mie relate significherebbe creare dei conflitti personali. Il senso sarebbe, "tu non sai fare il tuo lavoro". Grazie del confronto ragazzi.
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