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Buongiorno, dopo aver fatto una restituzione di un atto notificato ex art.140 mi viene richiesta dalla società di riscossione una ulteriore notifica dello stesso atto ex art.143 con il seguente testo: "Buongiorno, con la presente, facendo seguito alla Vostra, siamo a chiederVi di procedere con la notifica del verbale in oggetto applicando la normativa di cui all'art. 143 cpc, considerato che il soggetto ---------- presenta l'ultima residenza nota all'interno del territorio del Vostro Comune. In caso contrario l'iter di notificazione degli atti non può infatti considerarsi perfezionato. In attesa di riscontro porgiamo cordiali saluti."
Volevo chiedervi se è corretta tale procedura.
Grazie. Giuseppe.
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La raccomandata relativa alla notifica ex art. 140 cpc è stata regolarmente consegnata dal portalettere oppure è tornata indietro con dicitura quale irreperibile, sconosciuto, deceduto, trasferito?
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E' tornata indietro con barrata la scritta sconosciuto
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Quindi vuol dire che il 140 c.p.c. non è andato a buon fine e pertanto è ragionevole che ti chiedano di rinotificare ai sensi dell'art. 143. Domanda: tu sei andato in loco a verificare che il notificando abiti effettivamente o meno all'indirizzo indicato nella richiesta di notifica? Ricordiamoci sempre che la scelta dell'art del cpc da applicare lo decidiamo noi a seconda delle effettive risultanze conseguenti alle nostre indagini. Nel caso in cui il portalettere abbia barrato "sconosciuto" unicamente perchè non è presente il nome del notificando sul citofono e/o sulla cassetta delle lettere puoi provare a fare pressione sull'ufficio postale poichè tu pubblico ufficiale hai inviato la RAG in quanto hai accertato che il tizio è effettivamente residente lì e pertanto la raccomandata deve essere consegnata.
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Io so che il notificando risiede lì ma non si fa trovare. Perchè il 140 non è sufficiente come notifica? Non basta la relata che la notifica è stata effettuata ai sensi del 140 c.p.c.?
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No, purtroppo non basta. Bisogna che il portalettere lasci almeno l'avviso di giacenza nella cassetta del notificando, altrimenti l'iter non si conclude e il 140 c.p.c. non va a buon fine. Perciò ti consigliavo di fare pressione sull'ufficio postale.
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Ho parlato con il portalettere e mi ha detto che se non trovano il nominativo in cassetta non possono mettere l'avviso di giacenza..
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Il portalettere è un emerito biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiip, il regolamento postale (sbagliando) gli consente di scegliere se consegnare la posta o meno in caso di assenza di nominativi ma non esiste nessuna legge che imponga al cittadino di mettere obbligatoriamente il nome sulla cassetta. Ricevere la posta è un diritto sancito dalla costituzione. Comunque a volte capita che all'improvviso spuntino sulle cassette delle lettere delle etichette con il cognome del notificando...
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Ok, ma quindi secondo te è corretto in questo caso rinotificare ai sensi del 143?
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Se sei sicuro che il tizio abiti lì non puoi fare il 143 attesteresti il falso. Il portalettere, ripento sbagliando, rifiuta di lasciare avviso se la cassetta non riporta il nome del notificando, io ripeterei il 140 e proverei a fare un numero di magia per far apparire il nome sulla cassetta.
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Buongiorno anche a me capita spesso di notificare 140 e poi la raccomandata torna indietro con la dicitura irreperibile. Ma io essendo sicura della presenza del destinatario in quella casa insisto sul 140, non posso attestare l'irreperibilita' assoluta. Questo è un grosso problema dell'ufficio postale. Mi chiedo anch'io come si può ovviare a questo inconveniente.
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Io solitamente quando ci sono questi casi, dove non compare il nome e cognome sulla bussola postale o sul campanello, e sapendo che la notifica dell'atto non puo' andare a buon fine notificando ex art 140 cpc, cerco di notificare a mani proprie magari procurandomi il numero di telefono del destinatario stesso. Ciao
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